Commemorazione defunti, vanno a ruba nei supermercati i lumini con batteria

 I morti sono ormai diventati un ponte. Il ponte dei morti. Una vacanza. Ma per non pochi di noi esiste davvero un “ponte” (per usare la stessa parola) tra noi e loro, davvero crediamo o facciamo finta di credere alla foscoliana “celeste corrispondenza d'amorosi sensi” tra noi e i nostri defunti. Un ponte di pensieri, di ricordi, un ponte tra affetti mai interrotti. Tra i numerosi venditori di fiori freschi (crisantemi e garofani vanno per la maggiore), c'è anche la venditrice di “'e lumini pe' muort” a meno che non sottoscrivi un abbonamento con la ditta che opera all'interno del civico cimitero, dove per dieci giorni a cavallo del ponte dei defunti, spendi circa 15 euro. Oggi, invece, sono sempre più numerosi i cittadini che vanno al cimitero per ricordare i loro cari, che si sono convertiti ai cosiddetti lumini a batteria. Sono, in generale, più economici del contratto della ditta privata, durano mesi, non oscillano più al vento. Lumini con batteria ricaricabile incorporata, che possono durare sino a 3 anni circa prima della sostituzione, Resistente alle intemperie i più costosi hanno una fotocellula che comanda l’accensione al buio. Funzionano con pannelli solari al silicio cristallino, ma hanno l'inconveniente che funzionano solo all’aperto in pieno sole. In confronto ai tradizionali lumini a cera, i lumini votivi a batteria presentano alcuni vantaggi. Mentre il cero normale dura solo massimo 6 giorni, il lumino votivo a batteria, di tipo più economico, dura più di 60 giorni. utilizzando batterie ad Alkanine anche piu' di 60gg. Non subisce l'influenza di pioggia, vento ed intemperie. È più ecologico, non essendo necessario smaltire ogni volta l'involucro di plastica contenente il cero. La lunga durata dell'illuminazione del lumino votivo è particolarmente vantaggiosa per le persone che hanno un percorso lungo e a volte difficoltoso da effettuare per raggiungere il cimitero.

 

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