Cisl e Ugl contro l’assessore

L'assessore Angelo Gallo, titolare, nell'esecutivo cittadino del Sindaco Angelo Antonio Pascariello, delle deleghe relative alla Programmazione economica e finanziaria, bilancio, patrimonio, economato, tributi e personale, lo scorso martedì 27 ottobre alle ore 14.30 si è recato presso il Comando della locale Polizia Municipale, sita in via Paul Harris, chiedendo al personale presente il tesserino marcatempo di tutti i dipendenti in servizio in quel turno. Non l'avesse mai fatto. È stato subito fatto oggetto da parte della Cisl Funzione Pubblica, nella persona del segretario generale B. Brignola, e dell'UGL SULPM, nella persona del segretario provinciale aggiunto Aldo Ventriglia, di due distinte note, rispettivamente la nr. 425 del 26.10.09 e s.n. del 29.10.09, con le quali viene “diffidato dal perseguire in tali iniziative che vanno a ledere la dignità dei lavoratori ed incidono arbitrariamente sulla sfera di competenza dei dirigenti” e “si riserva di attivare le dovute procedure di tutela dei dipendenti nelle sedi opportune”. Insomma, l'Assessore Gallo è stato in pratica accusato di “lesa maestà” nei confronti dei Vigili sannicolesi. Al momento dell'intervento dell'assessore erano presenti in sede il vice soprintendente Giuseppe Farbotti, e gli agenti scelti Giovanna Marcellinaro e Vermiglio Edoardo, i quali “pur esprimendo la dovuta perplessità, consegnavano al richiedente quanto chiesto”. I due sindacati hanno accusato l'esponente politico di aver arbitrariamente eluso la vigente normativa che, al comma 3° dell'art. 107 del D.Lgs , affida ai dirigenti la gestione del personale. Ma, la domanda che si pone la gente comune, magari ignorante delle normative vigenti, è la seguente: forse i vigili avevano qualcosa da nascondere ? Se non c'era nulla di sospetto perché mettere i bastoni fra le gambe dell'assessore al Personale ? Anche gli stessi sindacati, sempre più abbarbicati nella strenua difesa di diritti dei dipendenti e meno a quelli della collettività, dovrebbero essere compiaciuti del fatto che la parte politica non abbia riscontrato nulla di illecito. Se, invece di recarsi di persona al comando di Polizia Municipale, l'assessore avesse chiesto al Comando della locale stazione dei Carabinieri di effettuare a campione ed in orari diversi, sarebbe stato meglio o peggio. Insomma, comunque la si veda, la vicenda lascia l'amaro in bocca e acuisce sempre di più il senso di allontanamento dalle istituzioni da parte dei cittadini.
  
 

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