PD, aumento tariffa spazzatura del 20 per cento a causa della diminuzione delle entrate

L'aumento della Tariffa di igiene Ambientale (T.I.A., ex Tarsu, ndr.) del venti per cento circa, sarebbe legata alla diminuzione delle entrate previste nel bilancio di previsione del 2009 e perciç l'ente corre ai ripari. È quanto sostiene in una nota la locale sezione dei Democratici di Sinistra, di cui è segretario l'avvocato Vito Marotta. “Nel Consiglio comunale del 24 scorso” – è scritto nel comunicato – “è emerso, in sede di approvazione di assestamento di bilancio, che le previsioni economiche (vale a dire il Bilancio di Previsione 2009 approvato il 3 marzo scorso, ndr.), relative alle entrate, compiute dall’Amministrazione Pascariello si sono dimostrate insufficienti a finanziare le spese  dell’anno 2009.  Questo ennesimo errore” – secondo il PD di Via Bronzetti – “determina un nuovo aumento della Tariffa sui rifiuti ed esclude la possibilità per i cittadini di ottenere il rimborso dell’Iva, ingiustamente incassata per far fronte ai costi di un servizio, quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti, mal gestito e lontano anni luce da una seria raccolta differenziata. Alle osservazioni mosse dal gruppo consiliare del PD si è unita la voce critica del Consigliere di maggioranza Russo Spena (finalmente un consigliere di maggioranza che ha il coraggio di dire alla giunta quella che pensa, infatti, Russo Spena non ha approvato l'atto, ndr.), il quale ha duramente contestato l’operato di una Giunta che continua ad agire in solitudine mortificando il ruolo centrale del Consiglio. Il PD auspica che tale posizione sia assunta davvero a tutela dei cittadini e non piuttosto per sottolineare posizioni di natura personale. Auspica, pertanto, che possa essere contagiosa al fine di svincolare i consiglieri di maggioranza da quella che appare come una sgradevole sudditanza nei confronti della Giunta e del Sindaco. L’unico dato positivo emerso dal Consiglio” – conclude la nota – “è stata l’adesione della nostra Città alla Stazione unica appaltante che rappresenterà una “barriera” all’infiltrazione camorristica negli appalti pubblici garantendo maggiore trasparenza ed una migliore gestione delle risorse pubbliche”.

 

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