Russo: fare il presepe a scuola fa bene a tutti gli studenti
L'assurda sentenza europea che vieta l'esposizione del crocifisso in aula ha scosso tutte le coscienze e alimentato un sentimento quasi antieuropeo, considerato anche che nella Costituzione europea non è fatto alcun cenno alla nostra cristianità. Ora che si avvicina Natale la ferita torna nuovamente a sanguinare. “Fare il presepe a scuola fa bene a tutti gli studenti”, è quanto ha affermato il consigliere comunale del Pdl, Domenico Russo. “Fare il presepe in classe non impone a nessun bambino di diventare cristiano. Il presepe è simbolo di amore e di accoglienza, segno di pace e di fratellanza universale. memoria del sorgere del cristianesimo, religione del nostro paese e fondamento dei valori universali propri di ogni essere umano: libertà, uguaglianza, solidarietà, pari dignità tra uomo e donna. Sono le basi” – ha aggiunto Russo – “su cui costruire una integrazione autentica, basata sul rispetto reciproco. La laicità è un metodo, non è un contenuto. Essere laici non significa essere anticristiani ma approcciare in modo ragionevole la realtà e impedire che una posizione (minoritaria) prevalga in modo violento sulle altre. La vera laicità include, non esclude, apre al confronto, non chiude fuori dalla porta culture, religioni, tradizioni ma ne valorizza il meglio. La “neutralità religiosa” offende tutti. Se si toglie dalla scuola il presepe e il riferimento alla nascita di Gesù” – sottolinea l'esponente del Pdl – “per logica conseguenza va tolto ogni riferimento a ricorrenze come il Ramadan o Halloween (è la contrazione di All Hallows Eve che significa "vigilia di Tutti i Santi", la Festa di tutti i Santi); senza dimenticare che lo stesso “laico” Babbo Natale, che in molte scuole porta i doni “al posto” di Gesù Bambino, in realtà è Santa Klaus, cioè San Nicola. Tolto il presepe, Natale rimane esclusivamente una festa del consumismo, fatta di regali e di abbuffate, priva di valori e di insegnamenti. È a questo che vogliamo educare gli studenti delle nostre scuole?”.