Provinciali, Rifondazione comunista rompe gli indugi
Dopo settimane in cui sulla stampa ed in certi salotti della borghesia casertana, dove si parla solo di come utilizzare il potere una volta saliti al potere, Rifondazione comunista, con il suo segretario provinciale Pasquale PANICO, rompe gli indugi ed esce allo scoperto. “Alla luce del deserto della politica casertana” – ha affermato Panico in una nota – “dove il trovare accordi su contenuti programmatici da parte dei partiti del centrosinistra sembra apparire lontano, l'assunto da cui ci si muove è che sarà l'alleanza con l'Udc a fare la differenza nella competizione con il centro-destra, dando per scontato l'appoggio delle forze della sinistra. L'effetto pratico di questa impostazione” – ha aggiunto il giovane segretario provinciale – “è che si enfatizza oltre ogni limite la centralità dell'Udc, che infatti appare come il vero arbitro della situazione, e che ci si espone a derive moderate. Sulle testate giornalistiche locali di questi giorni spuntano nomi di personaggi che da anni occupano lo scenario politico casertano e che da anni non forniscono alcun contributo fattivo per risollevare le sorti della provincia di Terra di Lavoro, avendoci consegnato un sistema fatto di assistenzialismo e sottomissione alla criminalità organizzata. Basti pensare che Caserta è l'unica provincia d'Italia che dovrà adottare la stazione unica appaltate per monitorare gli appalti pubblici. In genere, quando si svelano i meccanismi della corruzione, la prateria prende fuoco da questa scintilla, ma qui oltre i titoli sui giornali locali e alle relative pagine di rito, non ne scaturisce nessuna discussione, nessun dibattito, nessun allarme. I giochi di alleanze o spartizioni che i cittadini sono loro malgrado costretti ad assistere” – sottolinea Panico – “consegnano la scena a liste civiche costituitesi a ridosso della scadenza elettorale che hanno gioco facile facendo demagogia e sparando nel mucchio di un classe politica, peraltro presente anche nelle loro fila. Ritengo utile l'apertura ai movimenti e ai partiti di sinistra con l'intento di dare finalmente alla nostra provincia un governo che abbia al centro della proposta politica la legalità, i lavoratori e le classi disagiate, e che proceda senza alcun indugio alla ripubblicizzazione di tutti i servizi per il cittadino quali la gestione del servizio idrico e del trasposto pubblico”.