Italia taccagna negli aiuti
Bill Gates accusa il governo Berlusconi di aver diminuito le somme stanziate per i Paesi poveri. Siamo la pecora nera in Europa. Che vergogna. Con il governo Berlusconi l'Italia «è diventata un dei Paesi più taccagni tra i donatori europei per gli aiuti ai poveri». La dura critica proviene dall'alto di Bill Gates, "patron" di Microsoft, che lo ha scritto – nero su bianco e diffuso anche su internet – nella lettera annuale della Fondazione benefica "Bill e Melinda Gates". Nella sua nuova veste di filantropo, Gates non le ha mandate a dire e si è soffermato a spiegare quanto poco virtuoso sia il nostro Paese guidato dal Cavaliere. Non che prima fossimo i primi della classe, ma ora siamo quasi i fanalini di coda. «L'Italia – ha scritto il numero uno di Microsoft – era già tra i Paesi europei che versavano di meno prima che il governo Berlusconi salisse al potere e tagliasse i fondi di più della metà rendendo il Paese tra i più taccagni dei donatori europei». Secondo i dati più recenti diffusi nella lettera (2008) l'Italia avrebbe versato per gli aiuti ai paesi poveri lo 0,21% del pil. L'Onu aveva fissato come obiettivo lo 0,7% del pil, ma l'ambizioso paletto è stato rispettato o superato solo da Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda e Lussemburgo. Non lontano si sono posizionate nazioni come il Regno Unito, il Belgio e la Spagna. L'Italia è, ahinoi, tra gli ultimi, pecora nera, insieme a Grecia, Giappone e Usa. Poco edificanti compagni di retrovie. A Berlusconi, tra l'altro, era stato anche dato un avvertimento, gli era stato infatti chiesto poco tempo fa uno sforzo in più, ma invano. Il premier era forse troppo preso dai suoi scandali (da Noemi Letizia alla D'adario, ndr) per dedicarsi ai poveri del mondo. «A giugno – ha continuato Gates nella lettera – ho incontrato Berlusconi personalmente per cercare più sostegno, un aumento degli aiuti per i paesi bisognosi, ma senza risultati. È stata un enorme delusione dal momento che penso ancora che gli italiani vogliano essere generosi come tutti gli altri paesi». Ma Gates non è il primo a puntare il dito contro la tirchieria dell'Italia con il terzo mondo. Il co-presidente della Fondazione Bill e Melinda Gates nella lettera cita anche le parole di un altro paladino degli aiuti ai poveri, il cantante inglese Bob Geldof che, sostiene il magnate Usa: "dice bene quando afferma che il governo italiano sembra che voglia equilibrare il suo bilancio sulle spalle dei poveri – che vergogna!".