Si bonifica il panettone de Lo Uttaro?

Dalle parti del ComEr (Comitato per l’Emergenza Rifiuti di San Nicola) l’argomento della bonifica del panettone de “Lo Uttaro” si maneggia con grandissima prudenza, al punto da essere considerato tabù. Tante volte, in passato, il ComEr ha avuto modo di lamentarsi di come, Governo e struttura commissariale per l’emergenza rifiuti, ognuno per le proprie competenze in materia, si erano guardati dal mantenere gli impegni assunti con gli amministratori e con la comunità locale. Tuttavia, sembrerebbe essere davvero giunto il tempo della bonifica di una parte di Lo Uttaro se è vero che l’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, ha dato l’annuncio proprio in sede di Regione Campania dell’avvio ufficiale e definitivo della rimozione del cosiddetto “Panettone”. Quell’enorme cumulo di rifiuti che fa bella mostra di sé da tempo immemore e che raccoglie, tra gli altri, i rifiuti della prima Notte bianca celebrata a Napoli a inizio anni 2000. Ma il ComEr sull’argomento mostra solo un cauto ottimismo perché troppe volte erano giunte assicurazioni definitive che si sono poi rivelate solo delle madornali “bufale”, prese in giro a danno dei cittadini della conurbazione casertana, soprattutto quando l’allora Presidente dell’Amministrazione provinciale, Sandro De Franciscis, ed il Sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, avevano dato il loro assenso alla discarica Lo Uttaro in cambio della bonifica del panettone. Sono anni che quell’enorme e pericoloso cumulo di rifiuti, una montagna su più strati che ricorda davvero la forma di un panettone, non vuol saperne di essere rimossa. Eppure la bonifica di quell’area era entrata a pieno diritto come “merce di scambio” nel famoso protocollo d’intesa siglato in prefettura allorquando Caserta diede la disponibilità ad ospitare, in piena crisi rifiuti, una discarica sul proprio territorio a poche centinaia di metri da questo sito di stoccaggio provvisorio. Che di provvisorio, come si è visto negli anni, ha avuto molto poco e che ha finito con l’essere oggetto di ulteriori e fiere polemiche tra amministratori e struttura commissariale visto che la discarica è stata aperta, poi chiusa, successivamente sequestrata ma il “Panettone” è ancora in piedi. Adesso, con l’aiuto della Regione e grazie a risorse da tempo disponibili per la bonifica (anche) di quell’area oltre che di altri territori della provincia (quella dei Regi Lagni, ad esempio, è già partita), siamo, forse, alla resa dei conti, al redde rationem.

 

 


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