Basta ricatti i dipendenti del consorzio di Bacino rivogliono il loro posto

Dalle 9 circa di ieri, le vie del centro del capoluogo sono state invase dai lavoratori manifestanti, addetti alla raccolta differenziata nel centro di Napoli. Per la seconda volta, gli operai del Consorzio di Bacino Napoli 1, si sono portati nel capoluogo, per avere riscontri sul futuro di oltre duecento lavoratori impiegati e che in breve, rischiano di vedere il proprio lavoro e lo stesso stipendio, ridotto se non addirittura irrimediabilmente perso. Durante lo sciopero, alcuni operai, sono saliti negli uffici della Provincia e sul cornicione minacciando di lanciarsi nel vuoto, tentando di attrarre l’attenzione del dottor Antonio Scialdone,  presidente del consorzio. Per evitare tragedie, sono stati impegnati i vigili del fuoco di Caserta e alcune pattuglie di polizia di Stato e polizia municipale. I manifestanti hanno bloccato per tutta la mattinata di ieri, l’intero corso Trieste, creando disagi alla circolazione e pacificamente, tentavano di sensibilizzare l’opinione pubblica, attendendo l’esito della riunione in corso che nel frattempo, si stava svolgendo negli uffici preposti.
“Siamo stati assunti per aver partecipato ad un bando pubblico del consorzio di Bacino con contratto a tempo indeterminato nell’anno 2000 ma nel 2009 – dice Zamparelli Ciro, portavoce dei lavoratori – per una sentenza del Tar, ci hanno fatto firmare un contratto a tempo indeterminato, tre mesi rinnovabili. Sono due mesi che non percepiamo lo stipendio e a seguito di quella firma, non abbiamo sicurezze per il nostro futuro. Intanto, mentre noi che avremmo diritto a restare, passiamo in secondo piano, vengono assunti altri operai in gran segreto. Ci hanno costretto a firmare il nuovo contratto con la minaccia che, diversamente, avremmo perso il posto”.
I lavoratori chiedono certezze per il futuro e soprattutto rispetto per il loro contratto di lavoro, sottoscritto e firmato a suo tempo, in modo del tutto legale. Assurdo pensare che, dopo l’impegno onestamente profuso in circa 10 anni di lavoro, possano essere sostituiti in tempo di elezioni, da pupilli di qualche politico. Nel pomeriggio la manifestazione è degenerata e si sono verificati scontri tra le forze dell’ordine preposte al controllo della protesta e gli operai. Uno degli uomini è stato portato urgentemente in ospedale essendosi sentito male durante il dibattito ed ha avuto un infarto.  L’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali in difesa degli operai ed il capo del consorzio Scialdone, si è protratto per varie ore, senza ottenere alcun risultato degno di nota.  Le organizzazioni sindacali sollecitano l’immediato intervento della Magistratura ai fini di far emergere i misfatti dell’amministrazione del suddetto consorzio. Si sollecitano i Presidenti delle provincie di Napoli e Caserta ad intervenire immediatamente attraverso l’utilizzo del Commissario liquidatore nominato, il dott. Achille Coppola, per l’accertamento immediato dell’utilizzo di tali fondi. S’invitano i suddetti  Prefetti, ad un sagace intervento mirato a vanificare ogni comportamento illegittimo tenuto dall’attuale direzione del citato consorzio unico.

 

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