Il Ministero della Difesa ha messo in vendita le casermette dal 2007

Con la sospensione della leva obbligatoria avvenuta nel 2005 ed il relativo passaggio alla professionalizzazione delle tre FF.AA., il Ministero della Difesa si è trovato con una miriade di immobili non più utilizzabili per i fini istituzionali. Non potendo tenere in vita un così grande numero di immobili che richiedono una tale mole di denaro per la loro continua manutenzione ed adeguamento, il Governo, ha deciso di dismettere quei siti che non sono più di interesse militare. Nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – nr. 293 del 18.12.07, il Ministero della Difesa ha selezionato i “Baraccamenti del Mulino Palomba”, in pratica le cosiddette “casermette” che si notano lungo il viale Carlo III^. Il Sindaco Angelo Antonio Pascariello già nel lontano 2001 scrisse al Ministero della Difesa offrendo 25 milioni del vecchio conio per l’acquisto dell’area. Da allora non è mai giunta neppure una risposta negativa. A luglio 2007, il Ministero scrisse al sindaco e chiese se fosse ancora intenzionato all’acquisto di una parte dell’area (circa 12.500 metri quadrati), perché sulla restante parte la Difesa aveva intenzione di costruire alloggi per i militari. L’amministrazione comunale, con atto deliberativo, autorizzò il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, settore lavori pubblici, a predisporre tutti gli atti necessari alla realizzazione di uno studio di fattibilità per l’acquisizione e/o permuta dell’area retrostante l’ex Mulino Palomba, denominata “Baraccamenti”. Quest’area per la sua posizione urbanistica potrebbe essere utilizzata dal Comune per l’allocazione di funzioni di interesse sociale, culturale, sportivo, ricreativo, per l’istruzione, per la promozione delle attività di solidarietà e per il sostegno delle politiche dei giovani, nonché per le pari opportunità. In considerazione del fatto che la Legge Finanziaria 2007 all’art. 3 dispone che, nell’ambito dei processi di razionalizzazione nell’uso degli immobili pubblici ed al fine di adeguare l’assetto infrastrutturale delle Forze Armate alle esigenze derivanti dall’adozione dello strumento professionale, il Ministero della Difesa può individuare beni immobili di proprietà dello Stato, mantenuti in uso dal medesimo Dicastero, per le finalità istituzionali, suscettibili di acquisizione e/o di permuta con gli enti territoriali. Occorre acquisire, quindi, dati che si pongono quali elementi preliminari e propedeutici all’intero processo decisionale, individuando se e quali condizioni l’opera può soddisfare con efficienza ed efficacia una determinata domanda di beni e servizi.

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