Sono tornati i mendicanti
Da qualche mese sono ospiti fissi presso gli incroci di molti strade, e presso le scalinate di tutte le chiese, mendicanti di varia nazionalità. Indossano abiti laceri, sudici o lunghi cappotti malridotti e, con la barba incolta, barcollando per aver alzato il gomito in compagnia di Bacco, si avvicinano alle auto o nei parcheggi chiedendo qualche spicciolo per “soddisfare l’appetito”. Non mancano le zingarelle che, infreddolite, vagano tra la gente o il ragazzino che, con sguardo supplichevole, chiede di aprire i vetri dell’auto e non si contenta di ricevere dieci centesimi. Sono elemosinanti di ogni età e condizione, che affollano gli incroci principali delle strade cittadine per ricevere un obolo da poter utilizzare in pizzeria e bere birra a più non posso. Non sono bastate le minacce di punizioni e non se ne sono andati, continuano ad elemosinare al quadrivio Caputo, lungo Corso Appio a Capua o nei pressi del Duomo e della Chiesa dell’Annunziata, in attesa dell’uscita dei fedeli, oppure lungo Corso Umberto I a S. Maria C. V., lungo la Via Appia, nei pressi di Casagiove, e in diverse strade del nostro Capoluogo di Provincia dove diventa impossibile passeggiare in via Mazzini o Corso Trieste.Si avvicinano e, con voce implorante chiedono soldi mostrando un cartello con la scritta:” Ho fame , aiutami!”, nella speranza di intenerire il passante. “Alla vista dei vigili si danno alla fuga, ci riferisce Mario Ragucci un decano dei giornalisti capuani, ma il giorno dopo ritornano al “lavoro “ cambiando postazioni e strade, chiedendo, con la solita voce rotta da una finta sofferenza, l’elemosina sostenendo tra le braccia una bimba con i piedi lividi per il troppo freddo. E’ in vista un ordinanza, continua Ragucci, che spero si attuerà in tutta Italia: chi sarà sorpreso ad elemosinare ai semafori o lungo le strade delle nostre città, sarà punito con una multa di cento euro. Auguriamoci che vada in vigore!” conclude Mario Ragucci