Alle provinciali: Sindaco e vice candidati contro
SANT’ARPINO (CE) — «Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io». Al sindaco di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo, candidato alle provinciali nelle liste dell’Udc, deve essere tornato in mente l’antico proverbio quando, sabato scorso, si è ritrovato come avversario nello schieramento del Pdl il suo vice, Rodolfo Spanò, il quale evidentemente aveva maturato anche lui la decisione di misurarsi nell’agone elettorale per corso Trieste. Di Santo non ci ha pensato due volte ed ha immediatamente estromesso Spanò dalla giunta. Poco è valso che i due si trovassero entrambi nella coalizione guidata da Mimì Zinzi.
«Con la sua candidatura alle provinciali nella lista del Pdl— spiega Di Santo in una nota— l’avvocato Spanò ha creato dissapori tra i componenti del suo stesso gruppo politico, dal momento che la sua candidatura è avvenuta in maniera autoreferenziale, senza che gli stessi fossero interpellati o informati. Tant’è che proprio i consiglieri comunali del Pdl hanno chiesto al sottoscritto di intervenire nella questione. Per evitare di compromettere la stabilità della coalizione, ho ritenuto opportuno revocare le deleghe. D’altro canto, il codice di autoregolamentazione che ci siamo dati al momento dell’alleanza, stabilisce che gli assessori sono espressione dei partiti e il sindaco non può tenerli in carica contro il parere dei rappresentanti ufficiali dei partiti che li hanno indicati».
In realtà, il vice coordinatore provinciale del Pdl, il senatore Gennaro Coronella, commenta con durezza il gesto del primo cittadino: «La revoca di Spanò, che era stato designato all’unanimità dalle sezioni di Sant’arpino ed Orta di Atella, rappresenta un classico esempio di degenerazione e malcostume politico. Già in passato Di Santo aveva esercitato pressione per non far candidare noti professionisti con il Pdl. Questa caduta di stile per interessi personali, rischia di minare l’ambizioso progetto del centrodestra per Terra di Lavoro. Andrò a Sant’Arpino per sostenere la candidatura di Spanò e inviterò i cittadini a prendere le distanze da personalismi esasperati».