Gaye risate

Personaggi eccentrici, una storia intricata e tanta ironia: sono questi gli elementi essenziali di “Sono diventato etero!”, commedia brillante di Lorenzo De Feo in cui si narra il variopinto mondo della omosessualità attraverso la storia di Marco – da sempre omosessuale convinto – che si riscopre etero all’età di ventinove anni. Con un capovolgimento dei ruoli davvero insolito si narrano le difficoltà che un giovane omosessuale incontra quando decide di fare coming out con la propria famiglia: questa volta però a destare problemi è la scelta di Marco di voler costruire una vita da eterosessuale e non la scelta di vivere liberamente la propria omosessualità. Isabella, madre del protagonista, si oppone in maniera forte e risoluta alla scelta del figlio; non perde mai occasione di ricordare a Marco la sua vera natura di gay e soffre per la relazione sentimentale che quest’ultimo sta costruendo con una ignota ragazza. Isabella è disposta a tutto pur di far rinsavire il proprio figlio; è disposta a tutto pur di evitare che si riconosca eterosessuale. Susanna Cantelmo con un’ottima performance ci dipinge i tratti di una madre delusa, irritante e spregiudicata: l’interpretazione di un ruolo così difficile non è mai banale e genera ilarità grazie ad una gestualità ed ad una presenza scenica di grande interesse. Nel suo “piano di recupero” travolge il povero Dodo – amico, e non solo – di Marco, interpretato sulla scena da un simpatico Antonio Lupi. La narrazione è intervallata da piacevoli momenti musicali in cui i protagonisti assumono anche le vesti di ballerini e cantanti: le musiche di Loriana Lana – frivole e divertenti – riescono a mettere in note il senso più profondo che il testo teatrale suscita nello spettatore.
Il successo che “Sono diventato etero!” ha riscosso tra il pubblico e la critica è dovuto – così come conferma l’Autore del testo – alla scelta di rifarsi a modelli di omosessualità più vicini di quanto noi tutti possiamo immaginare: sul palco non ci sono paillettes o travestimenti esagerati; si descrive invece una omosessualità pacata, in cui la quotidianità è vissuta senza eccessi.
Lo spettacolo – inserito nella rassegna “Nuovi Sentieri 9 – Sguardo contemporaneo” – è in scena in questi giorni presso l’Auditorium del Teatro Bellini di Napoli.
Si terrà inoltre giovedì prossimo alle ore 11:30, presso il Teatro Bellini, la presentazione dell’opera di Giuseppe Patroni Griffi intitolata “Persone naturali e strafottenti” – in scena da venerdì sera – con l’intervento della protagonista dello spettacolo, Vladimir Luxuria: l’ingresso è libero.

 

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