Rifiuti, lavoratori bacino unico bloccano strada per San Nicola

Ancora una mattinata da incubo per le migliaia di automobilisti che, quotidianamente, debbono utilizzare le diverse arterie stradali prese di mira, in questi ultimi giorni, dai lavoratori del Consorzio Unico di bacino che vantano stipendi arretrati e l'incertezza per il loro futuro. Infatti, ieri mattina i manifestanti hanno bloccato la statale Caserta – Napoli in prossimità del bivio per San Nicola la Strada, con grande disagio alla viabilità ordinaria. I lavoratori del Consorzio Unico di bacino (circa 1.200 persone), che assicura il servizio di prelievo dei rifiuti solidi urbani in 62 comuni del Casertano ed in tre del Napoletano, proseguono, dunque, la protesta iniziata il 10 marzo scorso per sollecitare il pagamento delle spettanze arretrate. Cresce, dunque, il disagio nei comuni dove centinaia tonnellate di immondizia continuano a non essere rimosse. La protesta non riguarda la città guidata dal sindaco Angelo Antonio Pascariello  che non utilizza i lavoratori del Consorzio Unico di bacino, in quanto la Jacta ha un appalto settennale per la raccolta dei rifiuti sia con il comune di San Nicola La Strada che con quello di Maddaloni. Ieri mattina, mentre una parte dei lavoratori bloccava la strada per San Nicola, altri hanno effettuato un presidio al corso Giannone, a Caserta, davanti alla sede del consorzio, con gravi ripercussioni, anche in questo caso, sul traffico automobilistico. In alcuni comuni i sindaci hanno fatto ricorso all'appalto con ditte private per la raccolta dei rifiuti che vengono conferiti a Casalduni e a Caivano. Per tentare di risolvere la  delicata questione proseguono gli incontri finalizzati a reperire subito gli oltre 4 milioni di euro necessari per  pagare le spettanze arretrate.  

 
 

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