Provinciali, Caiazza, la scelta politica degli scrutatori offende i moltissimi giovani disoccupati
Da quanto è entrata in vigore la nuova legge ( dall’art. 9 – comma 4 – della legge nr. 270 del 2005) è sempre la stessa storia, i partiti politici tramite i componenti della Commissione elettorale nominano amici e parenti. “La nuova legge elettorale” – ha affermato Luciano Caiazza, esponente poltico e sindacalista della Cisas – “conferisce, di fatto, ai partiti politici anche la delega per la nomina degli scrutatori. Un servizio pubblico (infatti questo "servizio" è a carico dello Stato) viene così gestito giocoforza in modo clientelare ed "a scelta libera". In passato la nomina di scrutatore dell’ufficio elettorale di sezione avveniva tramite sorteggio casuale (legge n. 95 del 1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale), scegliendoli tra i nominativi compresi nell’albo degli scrutatori del comune. Perché i partiti, non si salva nessuno neppure fra quelli all'opposizione” – ha aggiunto Caiazza – “invece di scegliere fra i propri amici, non li sceglie fra quelli facenti capo a famiglie in condizioni di disagio economico ?” – è questo l'atto di accusa di Caiazza, sempre sensibile alle problematiche dei più deboli – “Immaginate quanti giovani hanno bisogno di 200-300 euro. Attorno a questo importo si aggirano tantissimi pretendenti. E come dar loro torto? Chi non comprende la disoccupazione anche intellettuale che ci affligge oggi? Ritengo che i Consiglieri Comunali, di maggioranza ed opposizione, hanno gestito la vicenda dal loro punto di vista puramente egoistico-elettorale. Infatti, si vocifera, che ad ogni partito spetterebbe la scelta di nominare gli “scrutatori” a seconda del proprio peso politico e se si trovano in maggioranza o all'opposizione. È uno schifo”, conclude Caiazza che si augura per il futuro che si possa nominare gli scrutatori solo in base al reddito prodotto dal capofamiglia, tale da poter venire incontro ale famiglie con i redditi più bassi.