Corso di primo soccorso ai volontari della protezione civile di Casal di Principe
“La scorsa settimana abbiamo ospitato presso la nostra sede di Via Paul Harris diversi volontari della Protezione civile di Casal di Principe per un corso di primo soccorso (BSLD). Tutto ciò è per noi motivo di orgoglio perché la Prefettura di Caserta ha per noi una enorme stima e ci ritiene competenti a tenere corsi di istruzione anche per altri volontari di protezione civile”. È quanto ha affermato con soddisfazione il consigliere comunale Domenico Russo, delegato del sindaco Pascariello alla Protezione Civile, commentando la visita dei “colleghi” di Casal di Principe. “La Protezione civile casalese” – ha aggiunto Russo – “grazie al suo fondatore, Mario Carano, ha raggiunto traguardi ambiziosi e noi di San Nicola La Strada siamo onorati di averli come “amici e colleghi”. Lo scorso mese di febbraio, la Protezione civile di Casal di Principe ha celebrato i suoi dodici anni di vita. “La Protezione Civile a Casal di Principe” – ha aggiunto Russo – “seppur tra mille difficoltà in questo spicchio di terra casertana è viva e riesce ad essere professionale e di estrema qualità, quello di Casal di Principe ne è un esempio concreto”. Con Mario Carano si scrive la storia della protezione civile di Casal di Principe. Nel lontano 1991 egli faceva già parte di un'associazione, chiamata Aquile della Notte, nella quale vi partecipavano altri 10 volontari. Essi avevano come obiettivo quello di fare del volontariato per il paese, ma la passione era grande. La determinazione ed il raggiungimento di determinati obbiettivi, creó un gruppo efficiente ed efficacie. Con tanto impegno e determinazione riusci a creare un gruppo affiatato di ragazzi, con i quali lo stesso Mario ha affrontato delle importantissime missioni. Per citarne alcune come quella in Albania denominata missione ARCOBALENO in Albania. Altre sono state le missioni in cui i volontari hanno partecipato. Missione a Sarno nel Salentino, la missione in Umbria, Foligno, Perugia dove trasportarono i terremotati nelle zone dove il sisma non si era avvertito.