NOI… CONTRO LA MAFIA

"La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni." (Giovanni Falcone)
NOI… CONTRO LA MAFIA
A distanza di diciotto anni dall'assassinio dei Giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la loro testimonianza, pagata con la vita, la loro lotta, il loro messaggio è oggi più che mai indispensabile. L'eredità professionale è passata ad altri Magistrati, ma l'eredità spirituale e valoriale è passata alle rispettive sorelle, intervenendo in varie sedi istituzionali e incontrando soprattutto i giovani cercando di veicolare il valore della legalità.
Sabato 10 aprile abbiamo avuto la possibilità di incontrarle e di ascoltarle (Maria Falcone e Rita Borsellino ndr)  in occasione dell'assegnazione del premio "Follaro d'oro", nell'atrio dell'istituto "L. Garofano", alla presenza di varie Autorità, tra cui il preside, Prof. Giovanni Di Cicco, il sindaco di Capua, Dott. Carmine Antropoli ed il Procuratore capo della Procura di S. Maria C. V. Dott. Corrado Lembo. Entrambe hanno sottolineato che per sconfiggere le organizzazioni criminali occorre l'azione dello Stato intesa sia come controllo del territorio e dei patrimoni sospetti, sia come soddisfacimento dei bisogni primari del riconoscimento dei diritti. Ma ciò non basta: occorre anzitutto un rinnovamento culturale ed una vera educazione alla legalità in uno sforzo sinergico di tutte le componenti della società civile. Su un punto non concordiamo con l'analisi delle relatrici: la gente si è quasi assuefatta alla camorra. Anche io lo posso affermare in quanto vivo da sempre in un paese che è stato definito la "Svizzera della camorra". Occorre fare una sottile ma fondamentale distinzione tra camorra in quanto organizzazione e la mentalità camorristica che pervade ogni settore della società, comprese le amministrazioni ed i singoli individui. Per uscire da questa situazione, a mio avviso, occorre che lo Stato sia veramente presente non solo in senso repressivo e che tutte le istituzioni si facciano carico di sradicare la mentalità camorristica che respiriamo. Se lo Stato latita, vincono i latitanti. Concludiamo con una frase di Piero Ricca attivista e blogger italiano: viva Giovanni Falcone, viva Paolo Borsellino, viva Rocco Chinnici, viva Pippo Fava, viva Peppino Impastato, viva Don Pino Puglisi, viva tutto il pool antimafia, viva gli italiani dell'onestà e della legalità, anche del coraggio intellettuale della verità.

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