Scontro Berlusconi – Fini. Possibile un ritorno del terzo polo?

Lo scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini ricorda, un po’ le difficoltà che hanno portato alla caduta del governo Prodi. Le strade tra i due “rappresentanti” del Pdl rischiano di separarsi, aprendo una nuova pagina nella politica italiana. Si parla a tal proposito di un potenziale “Terzo Polo”.
E’ chiaro che la disputa in corso esprime un problema di ordine molto più generale, ossia la difficoltà di gestire il quadro della crisi. Una tale circostanza spinge continuamente verso nuovi equilibri, e l’approvazione di diversi provvedimenti, a somma zero rimettono in discussione alleanze e accordi pre-elettorali.
Un possibile terzo polo, nato da un’alleanza tra Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, danneggerebbe il bipolarismo, e con esso l’ideologia elettorale nata con la Seconda Repubblica. In un’epoca dove la globalizzazione richiede scelte drastiche e tempestive, resta da chiedersi se il ritorno del centro sia funzionale o comprometterebbe il futuro istituzionale della Penisola.
Secondo un recente sondaggio commissionato dall’Udc, pare che oltre il 70% degli elettori preferisce che quest’ultimo si presenti da solo o in un polo autonomo (assieme quindi agli allieti Fini e Rutelli), il 15% preferisce un’intesa con il Pd e solo il 9% con il Pdl.
Tutto ciò dimostra che l’elettorato centrista, negli ultimi anni, ha cambiato più volte parere. Dopo una prima alleanza con Berlusconi, la decisione di Casini, nel 2008, confermata negli anni successivi, ha prodotto un mutamento di opinione che si ripercuote anche su potenziali scelte future.
Nel frattempo, Rutelli più di una volta ha  affermato: “Con Fini ci siamo contrapposti nel 1993, quando è iniziata la stagione del bipolarismo, ma ora non è un caso se ci incontriamo lungo lo stesso cammino. Del suo discorso a Mirabello, condivido il 90% dei suoi propositi”.
Nei prossimi mesi, vedremo se queste avvisaglie si concretizzeranno o meno.    

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