1° Maggio, dopo Rifondazione anche Marotta (PD) attacca Pascariello su apertura negozi
Non si placa in città la polemica innescata dal sindaco Angelo Antonio Pascariello che, con apposita ordinanza sindacale, ha autorizzato i negozi e le attività commerciali a restare aperti durante il 1° Maggio, da sempre dedicata ai lavoratori. Nel frattempo, i sindacati del commercio (Filcams, Fisascat, Uiltcus) scendono in campo contro le aperture dei negozi il Primo Maggio e proclamano uno sciopero paradossale per sabato nei comuni che hanno autorizzato l'apertura dei negozi: commessi con le braccia incrociate nella giornata della festa dei lavoratori. La protesta a cui chiamano gli iscritti i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, sta allargandosi a macchia d'olio un pò in tutta Italia, nelle città cioé in cui i Comuni hanno autorizzato le aperture di negozi e boutique sabato primo maggio e nelle aziende che utilizzeranno questa deroga. "Per non riprodurre e alimentare le distorsioni di 'tutti aperti e sempre aperto' e per non mercificare anche i valori e la memoria delle festività” – hanno affermato in una nota le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltcus – “liberiamo e riconquistiamo la feta del primo maggio. Una giornata di rispetto, di memoria, di tempo libero, svago per le lavoratrici e i lavoratori". Per qusto i sindacati invitano i lavoratori "a non dare la propria disponibilità a lavorare" aderendo agli scioperi proclamati dalle strutture territoriali delle tre organizzazioni”. “In linea di principio” – ha affermato Vito Marotta, segretario cittadino del PD – “sono contrario all’apertura straordinaria del 1° Maggio, in quanto i diritti dei lavoratori e l’impegno del movimento sindacale non rappresentano fatti scontati ma vanno, al contrario, valorizzati e festeggiati. Inoltre, non penso che vada condotta una battaglia ideologica: è sufficiente sottolineare che un’apertura festiva non è certo una misura contro la crisi. Pertanto” – ha concluso l'esponente democratico che ha stigmatizzato l'operato del sindaco Pascariello – “piuttosto che andare sempre in deroga sarebbe più utile fermarsi a discutere del lavoro che c’è e di quello che manca”. Insomma, secondo Marotta, sarebbe necessario sentire tutte le le parti in causa, commercianti, associazioni dei consumatori, prima di assumere una tale decisione. Panico, invece, ritorna sull'argomento per ribadire e stigmatizzare l'atteggiamento del primo cittadino. “Giudico di estrema gravità che il Sindaco di San Nicola la Strada, su sollecitazione delle categorie economiche del Commercio, possa aver deciso autonomamente sull’apertura dei negozi nel giorno del 1° Maggio, la festa dei lavoratori, in quanto” – ha sottolineato – “il codice regionale del commercio concertato tra la regione e le Categorie economiche e sociali, prevede la chiusura di questa, come di altre festività. È grave soprattutto perchè la festa del lavoro, vogliono farla passare come una festa del consumo, penalizzando i lavoratori. Il primo maggio è una festa di popolo, e non è certo una festa del consumo e come tale ritengo debba essere onorata e celebrata. L'Amministrazione Pascariello invece procede nella direzione di privare i lavoratori del diritto di non lavorare nel giorno della loro festa”.