Carabiniere di quartiere, soddisfazione dei cittadini
A distanza di solo una settimana dalla richiesta avanzata dalle pagine della Gazzetta di Caserta da parte di Luciano Caiazza, sindacalista nazionale della Cisas, circa l'istituzione del cosiddetto “Carabinieri di quartiere”, il Comando provinciale dell'Arma, retto dal Colonnello Crescenzio Nardone, ha fatto partire già da martedì l'esperimento della pattuglia appiedata che ha girato per il centro storico e la periferia di San Nicola La Strada. Grazie al Capitano Giovanni Capone, comandante della Compagnia CC, ed al Sottufficiale Pio Marino, Comandante della locale stazione CC, i cittadini sannicolesi hanno salutato con molta soddisfazione la presenza su strada dei Carabinieri. Moltissimi cittadini, infatti, hanno fermato i due militari elogiandoli e ringraziandoli per il nuovo servizio. La sensazione di insicurezza del cittadino dipende, più che dalla probabilità oggettiva di rimanere vittima di un reato, dalla percezione che ha dell’offesa criminale, in ragione dei danni che la stessa può comportare per la serenità della vita quotidiana. In tale ottica, la presenza del “Carabiniere di quartiere” rappresenta un'innovazione a lungo richiesta dalla popolazione. Invero, questa modalità operativa, rappresenta per l’Arma la trasposizione in chiave moderna del secolare modello organizzativo dell’Istituzione, trasferendo nei popolosi quartieri urbani la presenza vigile e rassicurante di poliziotti e carabinieri che ricercano il contatto con i cittadini, per conoscerne le esigenze e raccoglierne istanze, osservazioni e confidenze. Tuttavia il Carabiniere di quartiere non è solo presenza fisica ben visibile, egli è anche espressione, sul campo, di una capacità tecnologica di grande rilievo, che conferisce sul piano operativo un effettivo valore aggiunto ad ogni singolo operatore. In particolare, il militare è dotato di una radio miniaturizzata dell’ultima generazione, per mantenersi costantemente collegato alla rete operativa, come una qualsiasi pattuglia motorizzata, nonché di un PC palmare integrato con un cellulare radiolocalizzabile via satellite, mediante il quale è possibile trasferire e scambiare dati ed immagini con la Centrale Operativa di riferimento e, attraverso di essa, entrare anche in contatto con il più complesso sistema di Banche Dati delle Forze di Polizia. Inoltre, il personale prescelto per lo svolgimento dello specifico servizio ha frequentato presso la Scuola Allievi Marescialli di Velletri un apposito iter addestrativo, della durata di 10 giorni, nel corso del quale sono state affrontate tematiche inerenti ai procedimenti d’impiego, alla comunicazione interpersonale e ad altri argomenti strettamente connessi con la particolare tipologia di servizio.