Costagliola (Terra Nostra), A Caserta si realizza il mercato libero

“A Caserta si realizza il mercato libero”. Per Pasquale Costagliola, Presidente di “Terra Nostra”, associazione ambientalista, questa affermazione però ha un significato particolare “Non quel mercato,per intenderci, vagheggiato dagli economisti liberali ma piuttosto quello desiderato dai venditori abusivi” è la denunzia di Costagliola. “Per chi passa il mercoledì ed il giovedì nell’area mercatale è evidente l’assoluto predominio dell’abusivismo tanto che sembra naturale la vendita dei prodotti contraffatti dalle borse ai CD.” Ma l’abuso non è solo nella vendita ma anche nelle postazioni, nelle bancarelle selvagge che fanno contorno al mercato vero e proprio nelle vie laterali ma che oramai si insediano anche in esso prepotentemente. I tre vigili urbani addetti alla sezione commerciale si sentono come il generale Custer a Little Big Horn, assediato dagli indiani. Il rapporto di forza è di uno a venti a discapito della polizia municipale. La stessa unità dovrebbe controllare altri siti sensibili della vendita clandestina a rischio della propria incolumità fisica. A complicare il tutto” – ha aggiunto – “è subentrato il nuovo turno per i giorni di mercato che prevede per i vigili il servizio dalle ore 7,00 piuttosto che alle 6,00. Un fatto fondamentale perché il mercato apre proprio alle 6,00 ed è a quell’ora che naturalmente “si instaura” la bancarella abusiva. Non potendo presiedere all’apertura i caschi bianchi perdono l’occasione di filtrare e controllare il normale insediamento dei venditori. Così quando arrivano i tre uomini della commerciale non possono nulla contro la carica dei 700 e più commercianti  che si sono arroccati  nei loro siti. Senza contare che gli agenti devono smontare secondo ordini un ora prima della chiusura, senza poter operare nessun controllo sulla pulizia del mercato. Dagli addetti al servizio” – sottolinea – “promana un senso di profonda frustrazione per tutto questo irrazionale sistema che rende vani gli sforzi dei vigili e premia una sorta di discriminante tra venditori. Infatti, i regolari si trovano a pagare i loro obblighi ed agli stessi arrivano anche i controlli della Guardia di Finanza che sanziona gli omessi scontrini. Di converso nessuno vede gli abusivi e la merce contraffatta che si spaccia illecitamente tra il mercato e le zone limitrofe. Anche i mercatali sono amareggiati e insofferenti per l’atteggiamento delle autorità che sembrano voler premiare l’abusivismo e l’illegalità. “Quando interviene la polizia si indirizza esclusivamente verso i venditori casertani regolari o irregolari, lasciando andare gli altri” – così ha affermato Alfonso di Penta che per anni cerca disperatamente di avere un chiosco regolare per la vendita di souvenir davanti a Palazzo Reale. Pur avendo una licenza commerciale da ambulante di Penta ha fatto l’abusivo per necessità. I continui sequestri l’hanno convinto ad abbandonare il campo, visto che solo lui ed i suoi compagni erano oggetto dell’attenzione delle forze dell’ordine.

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