Panico (Prc), oggi tocca a Pomigliano, domani a Caserta e nel resto d’Italia
“Oggi tocca a Pomigliano, domani alla provincia di Caserta e al resto d'Italia, Il ricatto che Marchionne e la Fiat stanno esercitando per Pomigliano con l'aut aut "prendere o lasciare", vuole imporre, a partire dal bisogno di lavoro di un intero territorio, il ridisegno delle relazioni sociali nel nostro paese”. È quanto ha dichiarato il Segretario provinciale di Rifondazione, Pasquale Panico, di San Nicola La Strada. “Non solo si peggiorano in modo inaccettibile le condizioni di lavoro” – ha aggiunto – “ma si deroga a leggi e contratti vigenti, si vuole la rinuncia all'agibilità sindacale e la messa in mora del diritto di sciopero. Approfittando della paura generata dalla crisi, si vuole imporre una sorta di schiavitù senza catene. Ma questi signori sanno cosa significa lavorare in catena di montaggio?” – è quanto si chiede Panico che è un dipendente della Fiat Avio di Pomigliano d’Arco, dove è anche rappresentante sindacale – “Nel Piano si impongono: l'aumento dei turni di lavoro, la riduzione della durata delle pause per chi lavora sulla catena di montaggio; lo slittamento della pausa pranzo a fine turno la quale potrebbe essere trasformata, quando l'azienda dovesse ritenerlo opportuno, in lavoro straordinario; l'aumento enorme delle ore di straordinario senza preventivo accordo sindacale; il recupero per perdite di produzione non solo a fronte di cause di forza maggiore, ma per ogni causa – compresi ritardi o scioperi degli autotrasportatori – e senza alcun accordo con le Rsu; l'eliminazione dell'obbligo del pagamento delle quote di malattia a carico dell'azienda ogni qualvolta il tasso di assenteismo venisse giudicato superiore alla media; l'abolizione di voci contributive come l'indennità di disagio linea. A questo” – sottolinea il trentaseienne segretario provinciale, che è anche consigliere comunale a San Nicola La Strada – “vengono aggiunte la clausole di esigibilità e le clausole integrative del contratto individuale di lavoro, attraverso le quali è di fatto introdotta una gravissima riduzione dell'agibilità sindacale che passerebbe attraverso inaccettabili azioni sanzionatorie nei confronti delle Rsu in caso di proclamazione di uno sciopero, di una iniziativa o di una semplice assemblea. Invitiamo i Cittadini della provincia di Caserta che lavorano nel Gruppo Fiat e gli operai” – ha concluso Panico – “a respingere il ricatto sostenuto dal governo e dai sindacati subalterni agli interessi padronali sostenendo il rifiuto della FIOM a firmare quest'accordo”.