Ritirata la delibera del centro di accoglienza a due passi dalla Reggia

Terra Nostra con il suo Presidente, Pasquale Costagliola, plaude il ritiro delle delibere liberticide bassoliniane da parte della Giunta Caldoro, soprattutto per quella che determinava la creazione di un centro di accoglienza per extracomunitari vicino alla Reggia e chiede interventi per le bonifiche. Bassolino non demorde pur schiacciato da una sconfitta che è una vera debacle e propone di impugnare le revoche delle sue delibere. “Così” – ha affermato Costagliola – “mentre appare oramai consolidata la disintegrazione della sua proposta di un centro di accoglienza per immigrati a pochi passi dalla Reggia, viene fuori lo scandalo della delibera dirigenziale n. 214 con cui si preparava una missione caraibica per organizzare nelle isole dei mari del sud America la raccolta differenziata. Una spesa di 662.000 euro per far volare tecnici e politici di piazza Santa Lucia in Honduras, Repubblca Dominicana, Cuba, Haiti e attrezzare i sud americani ai sistemi del riciclo. Una spesa folle già impegnata in parte e che fa il paio con il costo del centro ex canapificio ed i suoi 7.000.000 di euro di spesa preventivata. Tutto questo con la crisi economica che morde i redditi della gente” – ha aggiunto – “e mentre sul fronte rifiuti in Campania non esiste un impianto di compostaggio e dove le percentuali di raccolta sono al 13%. Bassolino come un Bokassa partenopeo fatto  per mettere in ridicolo i campani e mostrarci al ludibrio della padania come scialaquatori folli. Il brutto è che come nei peggiori incubi questa atroce esperienza politica ritorna a galla anche se solo con dichiarazioni mediatiche. Farebbero bene i dirigenti del PD” – sottolinea Costagliola – “ad interdirlo su ogni sua dichiarazione politica. Nel frattempo, si segna il tempo sul fronte ambientale causa anche a questo passato che non passa e che per certi versi fornisce l'alibi al presente. Oggi dopo il ciclone Bassolino c'è una stasi pericolosa per il territorio bisognoso di bonifiche specie tra Napoli e Caserta. LoUttaro, Marcianise, San Nicola La Strada, Ferrandelle, sono sempre in condizione di emergenza nelle campagne. Un capitolo a parte deve essere approntato per i residui in polistirolo delle coltivazioni di tabacco” – ha concluso l'esponente ambientalista – “che malgrado certe ordinanze continuano a cospargere i campi nell'agro casertano e saranno bruciati ai margini delle coltivazioni. Una delle tante questioni mai risolte dell'emergenza rifiuti”.

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