In ricordo di Aurora Farina, soprano del Coro polifonico
(Necrologio letto nella Chiesa di San Secondino di Pastorano, Domenica 11 luglio 2010, ore 10) A conclusione di questa celebrazione eucaristica, mi sia consentito fare una breve riflessione su questa circostanza, in qualità di Presidente dell’Associazione “Amici del canto” e membro del “Coro polifonico di Pignataro”, di cui era corista anche la defunta Aurora.
Colgo l’occasione per esprimere al parroco di questa comunità, don Pierino Giuliano, i più vivi ringraziamenti, non solo per aver celebrato una Messa in ricordo della nostra amica Aurora, ma anche perché, sensibile alle attività di bel canto e buona musica della nostra Associazione, già da molti mesi ci ha concesso di frequentare questa piccola ma antichissima chiesa per le prove del nostro Coro.
Ed ecco la mia breve riflessione nella quale credo di interpretare i sentimenti di tutti gli amici della nostra Associazione.
La circostanza che ci ha visti qui riuniti è certamente mesta ma, nello stesso tempo, gioiosa: mesta, umanamente parlando, perché la morte di una persona cara inevitabilmente ci addolora; ma gioiosa, se la consideriamo cristianamente, perché l’essenza del cristianesimo sta non solo nella incarnazione e morte di Cristo, ma anche e soprattutto nella sua Resurrezione: è questa la grande consolazione del vero cristiano per il quale la vita, breve o lunga, trascorsa in questa valle di lacrime, non si conclude con la morte, anzi è proprio in quel momento che s’inizia la vera vita che durerà in eterno.
E la nostra speranza, che è anche certezza, è che per l’amica e corista Aurora s’è iniziata la vera vita.
Non a caso, la Messa eseguita dal Coro durante la celebrazione (ne è autore Franco Vittadini, un compositore italiano della prima metà del ‘900) si intitola “Jucunda”: una Messa cioè che esprime tanta gioia, come si può facilmente evincere soprattutto dal Gloria; perciò abbiamo cantato anche l’inno di esultanza “Alleluja”!
Il Coro ha perduto, in Aurora, una delle sue componenti più costantemente presenti e assidue; per questo oggi la ricordiamo con riconoscenza e gratitudine.
A conclusione di questa breve riflessione, ci piace immaginarla mentre ci guarda, serena, nella sua nuova vita, dall’alto dei cieli, con il suo splendido sorriso.
E al suo sposo, l’amico Giorgio, anche lui membro del nostro Coro, esprimiamo tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà.
In questa triste circostanza, egli ha ricevuto attestati di affetto da una schiera immensa di amici e conoscenti; e, ancor prima, ha certamente trovato conforto nell’affetto dei familiari, in particolare delle figlie, l’avvocato Magda e la prof.ssa Emy, con i rispettivi mariti; al caro Giorgio daranno consolazione anche i nipotini; in particolare, credo, l’ultima nata, la quale continuerà a rinnovare il ricordo della nonna, di cui porta il nome.
E chiudo con un invito: caro Giorgio, dopo questa dura prova, ritorna tra i tuoi amici del “Coro Polifonico” a cantare le lodi al Signore; al nostro e al tuo canto si unirà quello di Aurora, che ora canta in un altro Coro, quello degli Angeli del cielo.
Nota biografica:
la signora Aurora Farina, nativa di Pignataro M. (24 dic. 1942 – 4 luglio 2010) aveva sposato nel 1969 Giorgio Scialdone, Generale di Cavalleria a riposo.