La famiglia che guadagna meno pagherà di meno il ticket mensa
Per l’inizio dell’anno scolastico 2010/2011 l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gabriele ZITIELLO del PD, ha deciso di far scomparire il ticket unico per la mensa scolastica e istituire il ticket in base alle fasce di reddito. Insomma, la famiglia che guadagna di meno pagherà di meno anche il ticket mensa. È la novità decisa dall’Amministrazione e che il centrosinistra alla guida della città dal maggio 2008 ha fatto approvare nel Bilancio di Previsione per l’anno 2010. La decisione, su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Ferraiuolo, agevola le famiglie con reddito più basso grazie alla previsione di una prima fascia a “zero euro”. Fino ad oggi il ticket era uguale per tutti e aveva un costo di un euro e cinquanta centesimi a pasto. Quattro, ora, invece. le fasce previste. Per rientrare nella prima, per la quale è previsto l’esonero dal pagamento del ticket, è necessario avere un reddito Isee compreso tra zero e 2500 euro. Da 2.501 a 5000 euro resta confermato il ticket di 1,50 euro. Le altre due fasce sono: 2 euro per un reddito Isee compreso tra 5.001 e 10.000. Infine, 2,50 euro di ticket per un reddito oltre i diecimila euro. “Ci sembra un approccio di maggiore equità sociale introdurre fasce di pagamento. Un euro e cinquanta piuttosto che due euro in fondo” – ha commentato l’assessore Ferraiuolo – “è una differenza che non incide in maniera determinante per una famiglia dal reddito familiare medio. Ma, al contrario, per chi ha reddito zero anche un euro e cinquanta centesimi al giorno sono una difficoltà insormontabile. E’ su questa considerazione” – conclude – “che abbiamo deciso di procedere ad una modulazione in fasce del ticket mensa. D’altronde è questa anche una forma di solidarietà sociale, una sorta di rete di mutuo soccorso per cui chi ha maggiori possibilità contribuisce a garantire un servizio importante come quello della mensa scolastica, anche a favore di chi ha minori possibilità economiche”.