Risposte alle accuse fatte agli stranieri
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un abitante di San Giovanni e Paolo, che intende chiarire alcuni aspetti (secondo lui non corrispondenti alla realtà) riportati da un sito locale. Questo il testo: “Sono un cittadino italiano residente nella frazione di San Giovanni e Paolo nel comune di Caiazzo e desidero fare un po' di chiarezza su come sono inseriti i cittadini stranieri nella frazione di San Giovanni e Paolo, sia perché ho due appartamenti affittati a dei signori rumeni, sia per rispondere ad un articolo apparso su un sito della provincia di Caserta.
Nella suddetta frazione, per quanto a mia conoscenza, cittadini polacchi e/o ucraini non ve ne sono, ma solo pochi onesti rumeni (cinque-sei famiglie) che sono venuti in Italia per migliorare il loro tenore di vita al pari di tanti nostri compaesani che in passato sono emigrati perché da noi in Italia il lavoro scarseggiava (tanti figli e nipoti hanno già dimenticato), esercitando mestieri pesanti che noi italiani ai giorni nostri siamo restii a farli, non certo per rubare o compiere altre nefandezze.
Faccio notare che nella nostra frazione, i signori rumeni si sono integrati totalmente nel tessuto sociale, dimostrandosi sempre molto cordiali con tutti, senza litigare con nessuno, e, preciso che non vi è nessun pregiudizio nei loro confronti da parte delle quasi totalità degli abitanti.
Il fatto di presupporre e di pubblicare perfino su internet un collegamento tra il furto subito dal signor fioraio (lo conosco e naturalmente mi dispiace per il furto subito) e i signori rumeni che vivono a San Giovanni e Paolo è a dir poco una grave offesa per questi onesti lavoratori.
Nell'articolo si parla di addirittura di coprifuoco, che la gente del posto è in fermento, che nel paese hanno paura di camminare liberamente per strada. Tutte fandonie!
Non mi risulta che i signori rumeni residenti nella nostra frazione hanno fatto mai minacce, aggressioni, molestie a sfondo sessuale ecc.
Neppure mi risulta che nella frazione vi sono extracomunitari o cittadini U.E. irregolari, e, riguardo alle case affittate agli stranieri, si precisa che non sono affatto stamberghe, sono case ristrutturate con licenza edilizia approvate dal comune e dalla ASL, non di lusso ma con un livello di abitabilità più che accettabile e i prezzi degli affitti non sono affatto esorbitanti, sono al limite minimo della misura stabilito dalla legge, al di sotto del quale scatta il controllo dell' Agenzia delle Entrate (uno dei motivi può essere proprio questo che i signori rumeni preferiscono risiedere nella nostra frazione, mettendo in secondo ordine il disagio che comporta loro la mancanza di mezzi di trasporto pubblico) .
Dimenticavo di dire che i contratti di affitto sono registrati regolarmente alla detta Agenzia delle Entrate di Piedimonte Matese, il nominativo dell'affittuario viene segnalato tramite i vigili alla Questura di Caserta e sul canone di locazione vengono pagate le tasse come per legge.
Ripeto, ciò è quanto di mia conoscenza, viceversa, se qualcuno sa di persone che affittano in nero appartamenti ad extracomunitari, ma anche a italiani o cittadini della U.E., oppure della presenza di cittadini stranieri irregolari presenti nella nostra frazione può liberamente fare denuncia alle autorità competenti e naturalmente assumersi tutte le responsabilità che il caso comporta.
Precisato ciò, se non vi sono prove di quanto pubblicato nell'articolo è opportuno chiedere pubblicamente scusa alla piccola comunità rumena residente nella frazione di San Giovanni e Paolo (anche tramite lo stesso mezzo di informazione che è stato usato per screditarli), cosa che, come abitante in San Giovanni e Paolo sto facendo con questa scrittura, anche a nome di tanti “Santiannesi” che la pensano come il sottoscritto”.