Sconcerto e dolore per la scomparsa del bimbo rom
La notizia dell’annegamento nelle acque del fiume Volturno del piccolo rom Davide, desideroso di refrigerio a causa dell’incessante caldo che da giorni imperversa, ha suscitato tra i cittadini bellonesi sconcerto e dolore ed ha rinnovato il ricordo di altri annegamenti accaduti negli anni scorsi. In passato, quando il Volturno era limpido e chiaro, molti bellonesi, per combattere la calura estiva, si bagnavano in quelle acque che lambivano la riva nei pressi dell’antico Ponte Annibale. Era uno spazio sabbioso scherzosamente denominato: la spiaggia di Bellona, frequentata, nelle afose ore del pomeriggio, da tanti amici ed un gruppo di giovinetti. Tra questi ultimi si notava, per la sua gioiosità, Giacomo Marcello che, tuffandosi nelle acque, fingeva di affogare chiedendo aiuto. Dopo aver ripetuto più volte lo stesso scherzo, il giovane riapparve dalle acque invocando, ancora una volta, l’intervento degli amici. In molti si tuffarono per soccorrerlo, ma ogni tentativo fu vano: Giacomo perdeva la vita a causa di un improvviso malore. Riaffiorato dalle acque, il suo corpo esanime fu trasportato a riva e da qui a casa dove i genitori erano in apprensione. Era il pomeriggio del 18 giugno 1963. Da allora altri giovani bellonesi o capuani hanno perso la vita travolti dai vortici del Volturno. Ultimo il piccolo rom Davide, un bel bimbo dal sorriso intelligente e buono, rinvenuto, dopo tre giorni di intenso lavoro, dal nucleo sommozzatori provenienti dalla Toscana, mentre sull’antico Ponte Romano l’intera comunità capuana seguiva le incessanti ricerche. La madre di Davide, presa dalla disperazione, ha maledetto il Volturno con un’antica imprecazione del popolo rom:” Che tu sii maledetto, fiume che tra le tue acque hai tolto la vita al mio adorato figlio!”. A differenza degli anni ‘50/’60, quando il letto del fiume era bagnato da “chiare, fresche e dolci acque”, oggi “l’antico dio Volturno” è attraversato da un liquame nero e fetido, un’orrenda cloaca a cielo aperto che ha conquistato un primato: il fiume più inquinato d’Italia. Intanto, coloro che dovrebbero intervenire per una giusta soluzione sono, purtroppo, in altre faccende affaccendati per cui sono insensibili ed indifferenti nel salvaguardare le bellezze che circondano il nostro meraviglioso territorio che sta finendo sempre più in un vergognoso degrado.