Le spoglie di Pierdavide vicino a quelle di Tommaso Carozza. Una città intera li piange
Le spoglie del caporal maggiore capo scelto (promosso per meriti speciali) Pierdavide De Cillis, ucciso in Afghanistan, insieme col maresciallo Mauro Gigli, mentre tentava di disinnescare un ordigno esplosivo, riposano da domenica sera nel cimitero di San Marco Evangelista. Qui il militare, originario di Bisceglie, viveva con la moglie Katia De Lucia, in attesa di un bimbo che si chiamerà come il padre caduto, per volere della giovane moglie, e con la figlioletta Asia di tre anni. La Chiesa della Parrocchia di Santo Spirito, la stessa nella quale quattro anni fa il caporal maggiore capo scelto si era sposato, non è stata in grado di accogliere le migliaia di persone che hanno voluto portare il loro saluto e la loro vicinanza alla vedova ed agli altri familiari "Pierdavide è tornato nella comunità di fede di San marco Evangelista, dove trascorreva i suoi giorni di vita cristiana, sentendo la solidarietà dei fratelli", ha detto nell'omelia il vescovo della Diocesi di Caserta, Monsignor Pietro Farina. Ai lati del feretro, commilitoni del 21° Reggimento Genio Guastatori di Via Ruggiero dove il caporal maggiore capo scelto ucciso lavorava da anni. Le note del silenzio, eseguite da un militare della Fanfara della Brigata bersaglieri " Garibaldi" di Caserta, il breve ricordo di un compagno d'armi ed il saluto da parte del sindaco di San Marco Evangelista, Gabriele Zitiello, hanno concluso la cerimonia in chiesa. Un corteo si è poi snodato fino al cimitero per la sepoltura nella tomba della famiglia della moglie. Qui le spoglie di Pierdavide sono vicine a quelle dei tanti sammarchesi morti durante la prima e seconda guerra mondiale ed a quelle di Tommaso Carozza il giovane ventenne militare di Cavalleria di San Marco Evangelista, caduto il 30 dicembre del 1993, in Somalia, durante la missione di pace Ibis Onu. A distanza di diciassette anni dalla sua tragica scomparsa, San Marco, lo scorso 2 giugno, Festa della Repubblica, ha voluto ricordare il giovane concittadino caduto con una solenne cerimonia durante la quale è stata “scoperta” una targa commemorativa che è stata posizionata accanto al già esistente monumento ai caduti in Piazza Gramsci. Alla cerimonia presero parte i genitori del giovane militare che ha donato la vita per la Patria per inseguire un sogno di pace e centinaia di cittadini. Ora i due riposano vicini sapendo che un'intera Comunità li ama e non dimenticherà mai il loro sacrificio speso per un'ideale di Pace, uguaglianza e fratellanza.