Quarantaseienne si lancia da secondo piano. Soffriva di disturbi depressivi

Un uomo di 46 anni con problemi depressivi si è lanciato ieri mattina dalla finestra della sua abitazione al secondo piano. L'episodio è avvenuto in Via XX Settembre nr. 153, la strada principale che porta direttamente nel centrostorico cittadino. L'intervento dei soccorsi è stato inutile, l'uomo è morto subito dopo l'impatto con il suolo. A lanciarsi nel vuoto da un'altezza di circa 6 metri è Di Clemente Andrea di San Nicola La Strada, classe 1964. L'uomo, che abitava al secondo piano di un'abitazione situata all'interno di una corte sita in via XX Settembre n. 153, era celibe e viveva da solo, anche se la sua fidanzata, una giovane donna originaria dei paesi dell'est, lo andava a trovare spesso. Di Clemente non aveva un lavoro fisso e questo, forse, potrebbe essere alla base della sua decisione di farla finita. Lavorava dovunque capitava, ultimamente faceva il muratore ed in passato ha lavorato anche per conto di un noto costruttore edile cittadino che sta edificando numerose abitazioni nella zona Saint Gobain. A dare l'allarme sono stati gli altri abitanti della corte che hanno sentito un tonfo sordo ed un grido. Accorsi fuori dalle loro abitazioni, hanno visto sull'asfalto il corpo del quarantaseienne ed hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto si è subito precipitata un'ambulanza del 118, ma i paramedici non hanno potuto fare altro che constatarne l'avvenuto decesso. È poi sopraggiunta una pattuglia della Polizia di Stato ed una della locale stazione dei Carabinieri, comandata dal Luogotenente Pio Marino. È stato immediatamente avvisato anche il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il quale ascoltata la relazione delle Forze dell'Ordine, ha disposto la rimozione del corpo e l'invio presso presso l'Ospedale Civile di Caserta, dove, oggi presumibilmente, verrò effettuata l'autopsia anche per accertare se ci siano traccie di alcool o sostanze stupefacenti. Il suicidio è in genere il risultato di motivazioni multiple e complesse. I principali fattori causali sono rappresentati da disturbi mentali (depressione in primo luogo), fattori sociali (delusioni e perdite), anomalie di personalità (impulsività e aggressività) e disturbi fisici. In città negli anni scorsi sono stati registrati diversi suicidi ma non si conoscono le cause del cosiddetto “mal di vivere”. Sembra che l'uomo non abbia lasciato nessun biglietto per giustificare il suo insano e tragico gesto.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post