Decreto aumento tariffa provinciale, Pascariello trascina Zinzi in Tribunale
I cittadini sannicolesi sono furiosi. Già pagano la T.I.A. (Tariffa di igiene ambientale) al 100 per cento, ed è una delle più alte dell’intero territorio casertano, ora sono all’orizzonte nuovi aumenti. Il tutto per colpa della GISEC, in ultima analisi dell’Amministrazione provinciale di Caserta, quindi è tutto colpa dell’Udc che con Zinzi guida la Provincia. È questo il ragionamento del cittadino sannicolese che, sicuramente, l’anno prossimo, quando si tratterà di votare per la nuova amministrazione comunale trarrà tutte le sue debite conclusioni e non voterà certo per l’Udc attualmente guidata dalla segretaria cittadina, Gabriella D’Ambrosio, la quale già alle elezioni regionale, dove era candidata, nella sua città ha preso solo il 50% dei voti che normalmente esprime l’Udc di San Nicola La Strada. Un avvertimento per tutti i politici di destra e sinistra che non trovano di meglio che “mettere pesantemente le mani nelle tasche dei sannicolesi”. Come si ricorderà, con Decreto del Presidente della Provincia di Caserta, nr. 9 del 28 maggio 2010, veniva approvata la tariffa provvisoria e sperimentale dei costi relativi al trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati della Provincia di Caserta, che è fissata in 138,09 euro la tonnellata. A seguito di tale decreto, in data 7 giugno 2010, il Comune di San Nicola la Strada, attraverso una propria nota, rappresentava che detta approvazione, come previsto dalla Legge nr. 26 del 26 febbraio 2010, avrebbe presupposto “l’intesa” con le Amministrazioni Comunali della Provincia, cosa che non è avvenuta poiché il Comune di San Nicola la Strada non è mai stato convocato in alcuna riunione ufficiale e, dunque, non ha potuto partecipare al manifestarsi della suddetta intesa. “Non essendo mai stato convocato in alcuna riunione ufficiale” – scrisse all'epoca il sindaco Angelo Antonio Pascariello – “il Comune di San Nicola la Strada non ha potuto, dunque, partecipare al manifestarsi della suddetta intesa. In questa sede, successiva all’adozione della tariffa ci necessita che la stessa venga illustrata con la precisa individuazione degli elementi che la compongono”. In altri termini, anche ai sensi della L. 241/90, il sindaco Pascariello chiese al Presidente Zinzi di voler trasmettere all’Amministrazione Comunale di San Nicola La Strada i seguenti elaborati: 1°) Piano industriale della Società Provinciale affidataria dei servizi; 2°) Quadro economico dei servizi e relativi costi così come posti a base della chiesta tariffa; 3°) Descrizione analitica dei suddetti costi che li compongono posti a base della tariffa. Ora l’Amministrazione Comunale di San Nicola la Strada, ritenendo che il Decreto del Presidente della Provincia di Caserta in questione approva una tariffa alquanto onerosa per l’Ente, e di conseguenza per i cittadini, che supera di oltre il 50% quella precedente, ha deciso di “buttare il cuore oltre l'ostacolo” ed ha deciso di trascinare in giudizio il Presidente Zinzi. Infatti, la giunta comunale di San Nicola la Strada, prendendo atto di quanto stabilito dal Decreto nr. 9/10 del Presidente della Provincia di Caserta, ha invitato il sindaco Pascariello, ai sensi della delibera di G.C. n. 62 del 13 maggio 2010, a porre in essere ogni atto inteso ad opporsi all’applicazione della tariffa relativa allo smaltimento e al trattamento dei rifiuti indifferenziati, approvata con il richiamato decreto provinciale, del quale l’esecutivo sannicolese contesta sia il contenuto, sia la procedura di adozione. Dunque, un altro comune della provincia ha deciso di opporsi agli aumenti decisi dalla Giunta provinciale e che comportano enormi esborsi per i contribuenti. Non si può governare un territorio vessando i cittadini, si attivi il Presidente Zinzi a far si che tutti i comuni paghino i debiti (e sono molti) che hanno con la Provincia, che tutti i Comuni combattano contro l'evasione e l'elusione delle tasse comunali, come da anni sta facendo il comune di San Nicola La Strada, si riducano i componenti dei cda degli enti strumentali, si riducano gli stipendi tutti i componenti dei cda della provincia, degli assessori provinciali, si eliminino le auto blu. Se sacrifici debbono essere che almeno lo siano veramente per tutti, a cominciare dalla “casta”.