Sono trascorsi trentaquattro anni della ricostituzione del comune
È passato sotto silenzio il trentaquattresimo anniversario della ricostituzione del Comune che, sino al 1976, non aveva un propria autonomia amministrativa. Agli albori del ventesimo secolo, San Marco Evangelista contava non più di mille abitanti mentre oggi, 2007, ne conta seimila, grazie anche al robusto flusso immigratorio verificatosi dal 1960 in poi a seguito della industrializzazione delle zone di San Marco Evangelista e del vicino comune di Marcianise. Il nucleo originario del paese era costituito da un cumulo di casolari sparsi nella campagna che a loro volta erano già stati “casini” delle riserve di caccia di patrizi napoletani proprietari del latifondo circostante: tra questi si ricordano, ad esempio, i “Tupputi-Schinnea” o i “Da Balzo”. Dalla natura o dalla composizione di questo nucleo originario di casolari trasformati in abitazioni rurali di coloni e di coltivatori diretti, derivò nel ventesimo secolo il nome di "Comune di Masserie", che, solo in seguito, un editto di Vittorio Emanuele II, re d'Italia, trasformò, nel 1863, in Comune di San Marco Evangelista, conferendo ad un mucchio di masserie disperse nelle feraci e solatie campagne di Terra di Lavoro, il nome nobilissimo di un Santo evangelista che, nella iconografia ufficiale, si presenta con un leone accucciato ai suoi piedi mentre le sue mani stringono un quaderno ed una penna. A seguito della politica di accentramento amministrativo perseguita dal regime del tempo, nel 1927 il Comune di San Marco Evangelista fu privato dell'autonomia che poi riacquistò nel 1976.