Ocse: consumatori, in autunno nuova stangata da 886-1.100 euro annui

(ASCA) – In autunno e' in arrivo una nuova stangata nell'ordine di 1.000 euro l'anno a danno dei consumatori italiani. L'allarme giunge dalle associazioni consumeristiche Adusbef e Federconsumatori, che in una nota spiegano: ''Tutti i segnali continuano a testimoniare un andamento tutt'altro che roseo per l'economia italiana. I consumi sono in calo, a partire soprattutto dal settore turistico, dove per la prima volta, si e' registrata una percentuale di famiglie che hanno potuto usufruire di una vacanza al di sotto del 40%, tra l'altro riducendo budget e durata del soggiorno. Inoltre, dai primi dati registrati dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori i saldi sono stati ben peggiori di quanto avevamo pronosticato, con riduzioni attorno al 30%. Segnale gravissimo, poi, e' il calo dei consumi alimentari di circa il 2%, e quel che e' peggio e' che, in questo settore tradizionalmente considerato anelastico, non solo si acquista di meno, ma si riducono notevolmente anche i parametri qualitativi''. ''Le prospettive per l'autunno, inoltre – proseguono – non delineano alcun miglioramento, anzi, ci aspetta una stagione densa di aumenti e spese, (segnali estremamente preoccupanti in tal senso sono il tasso di inflazione schizzato all'1.7% , tariffe dei servizi pubblici in netto aumento, costi scolastici, costi riscaldamento, anche se dovremo positivamente defalcare da tali aumenti le tariffe ANAS dopo aver vinto la questione al TAR ecc. ecc.). Tutto cio' comportera', come prima stima, una stangata per le famiglie da 886 a circa 1100 Euro annui, che aggravera' ulteriormente le condizioni di queste ultime, specialmente se a reddito fisso, abbattendone sempre di piu' la capacita' di acquisto''.
''Ecco perche', lo ribadiamo ancora una volta, e' urgente una svolta decisiva in tema di politica economica, che preveda una detassazione per le famiglie a reddito fisso, in grado di determinare un rilancio del potere di acquisto e, quindi, della domanda interna.'' – dichiarano Rosario Trefiletti di Federconsumatori ed Elio Lannutti di Adusbef – Non sono sufficienti, infatti, i segnali di ripresa delle esportazioni per alimentare facili ottimismi. Senza un serio piano di rilancio della domanda interna, purtroppo, la situazione economica del Paese non e' destinata a migliorare''.
http://www.asca.it

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