La bellezza della forma
Un'opera d'arte deve rispondere al quesito della bellezza? Tale domanda non è nuova e sono in molti a ribadire che non c'è distinzione tra arte bella e brutta. Un soggetto può colpire, può piacere, può essere maggiormente gradito ma non lo si può definire "non bello"!
I critici hanno combattuto dure battaglie in nome del Realismo e dell'Idealismo. I realisti furono accusati di provocazione poiché si ispiravano al brutto ritraendo le ciminiere delle fabbriche nei loro dipinti mentre i bei tramonti sono sempre stati considerati belli perché sono associati a piacevoli qualità della forma e del colore.
L'artista è un uomo che sa dove guardare e vedere. I suoi sentimenti sono gli stessi di altre persone, egli può ammirare un paesaggio o una bella ragazza, aborrire la violenza, la morte, la miseria ma è portato a vedere le cose da vicino e ad analizzare quello che sente. Rembrandt nel bue squartato non vide solo la carne e il sangue con l'idea della corruzione e del modo con cui la vita si nutre ma anche il colore vivo, iridescente, il rosso cremisi che risalta sul roseo perlaceo e fu questo a stimolare la sua ispirazione. La forma è in stretta relazione con l'idea. Lo stile cambia presto ma le idee cambiano altrettanto rapidamente. La moda deve essere sempre aggiornata perché può invecchiare. L'opera d'arte di un maestro vive per sempre: la sua forma è più forte della moda e dei simboli temporanei del bello. La Venere di Botticelli può sembrare fuori moda, quella di Milo non lo sarà mai. Le prosperose dame del Rubens possono essere considerate tutt'altro che affascinanti dalla gente di oggi. Le bellezze di Modigliani ci sembrano del tutto fuori moda. La nostra vita è continuamente condizionata da cambiamenti. Ci si può svegliare un bel mattino e scoprire che, nella nostra mente è mutato il concetto del bello. Tutto ciò che ammiriamo oggi, nei quadri di Rossetti, sono gli occhi in fuori e l'espressione angosciata che una volta volevano significare passione.
Si è scritto molto sulla magica arte dei vecchi maestri ma è bene ricordare che l'unica cosa che i maestri moderni potranno avere in comune con loro sarà l'eterna qualità della forma.