Il Rifiuto di Camigliano

A seguito della vergognosa rimozione di Vincenzo Cenname dalla carica di Sindaco di Camigliano, per non aver trasmesso i dati della raccolta differenziata, autogestita dal comune, alla società provinciale erede del Consorzio Napoli – Caserta, è stata organizzata per mercoledì 22 settembre ore 10:00 presso il piazzale Carlo III di Caserta la Manifestazione di protesta all’aumento Tarsu dopo l’attuazione della legge 26/2010. Non mancherà il sostegno delle persone oneste che continueranno a lottare per la legalità nel territorio campano. Sull’incredibile rimozione del sindaco Vincenzo Cenname si sono interessati anche gli organi nazionale dell’informazione. Tra i tanti, Antonio Cianciullo, giornalista ambientale di Repubblica nel suo blog ripercorre la cronistoria. “Il sindaco di Camigliano, un comune di 1800 abitanti della provincia di Caserta a nord del Volturno, da alcuni mesi ha avviato la sua contestazione alla legge 26 del 2010 che affida alle società provinciali della Campania la gestione del ciclo dei rifiuti. Tempo addietro il Primo Cittadino Vincenzo Cenname, in una lettera indirizzata al Prefetto di Caserta, spiegava “il comune di Camigliano ha da sempre gestito in forma diretta il servizio della raccolta differenziata avvalendosi di personale e mezzi propri”. La validità di questa scelta ha dato i suoi frutti: nel piccolo comune si è raggiunta un’alta percentuale di raccolta differenziata, senza dover aumentare la Tarsu e liquidando tutte le spettanze con debiti uguale a zero”. A Camigliano la raccolta differenziata è al 65 per cento, ben sopra gli obiettivi di legge. Si fa il compost e si recuperano gli olii usati. La tariffa rifiuti è bassa. Si usano i Led per una parte dell’illuminazione pubblica. E’ stata bloccata una cava abusiva e arginata la cementificazione. Insomma gli abitanti di questo paese possono essere soddisfatti.

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