Il Sindaco chiede una Rosarno 2

Castelvolturno – Doveva essere il giusto compianto di una comunità per sei innocenti vittime di una faida che dura ormai da troppo tempo; sarebbe potuto essere un invito a riflettere sulle condizioni di una coabitazione serena tra cittadini italiani ed immigrati nella prospettiva, possibile e già attuata in altri paesi, di un reciproco riconoscimento di diritti e doveri, nell’ottica di un accrescimento comune. Ci si è trovati di fronte, invece, ad una polveriera di dichiarazioni pesanti, una cartina da tornasole dell’odio razziale sempre più diffuso e del pregiudizio che non riconosce al volontariato il suo giusto valore di “dono” di sé e di intervento sul sociale. L’assenza del sindaco di Castelvolturno Antonio Scalzone alle commemorazioni per il secondo anniversario della Strage di San Gennaro – che costò la vita a sei ghanesi ammazzati dalla camorra di fronte ad una sartoria del posto-, è stata un vero e proprio schiaffo a chi crede nella legalità e lotta per un futuro migliore per un Comune dilaniato dalla camorra. Altrettanto pesanti sono state le dichiarazioni del Sindaco, che non solo ha sparato a zero sulle vittime del massacro (“forse spacciavano droga” – circostanza di fatto non confermata dalle indagini), ma ha colto l’occasione per togliersi dalla scarpa parecchi sassolini sugli immigrati che “Vivono sulle nostre spalle” e “ci faranno fare le fine degli indiani d’America” e sulle associazioni di volontariato che “attirano su questo territorio prostitute, spacciatori e criminali di ogni risma”, traendone, secondo il Sindaco, benefici che rasenterebbero l’illecito.  
In particolare, l’ira del sindaco si è abbattuta su alcune delle associazioni “storiche” del territorio: l’Associazione Jerry Essan Masslo, che “dalla morte di un poveraccio ha tratto tutte le sue fortune”; il Centro Fernandes, “che fa danni enormi”, insieme “ai padri comboniani”, che gestiscono in prima persona un’altra associazione di volontariato, la “Black and White”.
Il Sindaco ha invitato, infine, la Guardia di Finanza ad “intervenire con tagli sui bilanci delle associazioni di volontariato, che gestiscono soldi pubblici per il proprio benessere” e a provvedere affinché vengano messe in atto strategie estreme, “come a Rosarno”.
La società civile non ha potuto, e non può non esprimersi su queste dichiarazioni che – oltre ad essere palesemente diffamatorie, tanto che il Presidente dell’Associazione Jerry Masslo, Renato Natale, ha minacciato una querela – non fanno altro che buttare benzina sul fuoco di un’intolleranza già tanto diffusa e tanto più deprecabile quando a farsene portavoce è un amministratore pubblico.
Se persino il Sottosegretario del Ministero dell’Interno Alfredo Mantovano ha voluto prendere le distanze dal Sindaco, parlando di frasi “poco felici”, è probabilmente giunto il momento in cui tutti i rappresentanti della società civile manifestino il proprio dissenso a queste dichiarazioni supportando il lavoro di chi, da tanti anni, è impegnato nel migliorare le condizioni di vita degli immigrati senza ricavarne – è importante ricordarlo – alcun profitto.
Il Presidente del CSV Asso.Vo.Ce. Gennaro Castaldi ha voluto fin da subito esporsi circa la gravità delle dichiarazioni di Scalzone, definite “estremamente gravi e calunniose nei confronti di Associazioni di Volontariato e di Rappresentanti della Chiesa, da anni impegnati nell’esercizio dei diritti e dell’integrazione degli immigrati, a tutela  della democrazia e del vivere civile dei migranti sul litorale domizio”. In questo contesto, il Direttivo di Asso.Vo.Ce. si  fa promotore di  una mobilitazione collettiva, rivolta ad associazioni di volontariato, cittadini e a tutti i rappresentanti della società civile: chi vorrà potrà compilare con i propri dati il modello in allegato e inviarlo, tramite fax, al Comune di Castel Volturno.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post