Un’Italia troppo godereccia per i film usa e getta

 In principio fu Somewhere di Sofia Coppola a presentare lo show dei Telegatti come un bazar di contorcenti e svestite veline. Certo è un trauma per un americano che abituato alla sobria ed elegante cerimonia degli Oscar si trova spaesato nella bolgia dei Telegatti italiani. Poi la Roma di Mangia,prega e ama tutta  vecchie e mal conciate case, fontanelle tra qualche accenno ai monumenti ma piena zeppa di ristorantini gelaterie e affascinanti “Ciceroni”.  Malgrado il sorriso irresistibile di Julia Roberts sublimato dalle coppette di gelato o dalle fette di  pizza addentate tra un souvenir e l’altro, non giustifica una descrizione  ovvia , godereccia e volgare della capitale in piena “bulimia capitolina”. Imbarazzanti  gli steriotipi classici:pizza, mafia e mandolino che fanno fatica a rimodernarsi. Sono questi i nuovi protagonisti dei film U.SA, ma con ambientazione Italiana,insieme a mamme invadenti con figli bamboccioni o affittacamere-fattuchiere e pizzaioli intraprendenti. ”Un’Italia ferma al Dopoguerra” come ci suggerisce Claire Twitta su Donna Moderna.com. A furia di esportare all’estero bei farfalloni dalle barzellette osè facili o pin up con il sogno di sfondare ad Hollywood, alcuni registi d’oltre oceano ci hanno preso sul serio! Dovremmo dunque arrenderci dicendo:chi è causa del suo male pianga se stesso?  Dovremmo invece smetterla di esportare solo il peggio del nostro bel paese. Potrebbe aiutarci una visione molto più moderna e d’avanguardia oltre che un rilancio dell’immagine e del made in Italy. L’Italia è un faro nel mondo per la sua storia,cultura e il suo stile, un Paese che non ragiona solo in termini di spaghetti e tv!

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