Le donne del PD si congratulano con il neo capogruppo Maria Di Blasio
Le donne del Partito Democratico di San Marco Evangelista plaudono alla decisione del gruppo consiliare di nominare quale capogruppo la consigliera comunale Maria Di Blasio. “L’attribuzione di un ruolo così importante e delicato all’unica rappresentante femminile in Consiglio” – scrivono in una nota le Democratiche sammarchesi – “lascia ben sperare sul fatto che questo partito, in linea con le direttive nazionali, sappia declinare sempre meglio e sempre di più le questioni della parità di genere. A Maria va il pieno sostegno delle donne del Pd, convinte che la nuova capogruppo saprà essere ottimo collante tra partito e amministratori, e, anche in virtù della delega alle pari opportunità, saprà essere portatrice all’interno delle scelte dell’Amministrazione delle istanze di genere avanzate dalle donne del Pd e da tutte le sammarchesi. Le scelte fino ad ora portate avanti dal governo di Gabriele Zitiello, da quelle più generali di politica sociale alle singole iniziative come, in ultimo, la solidarietà espressa a Sakineh, confermano una sempre crescente sensibilità dell’Amministrazione comunale. E tutto questo” – concludono le Democratiche – “si inserisce perfettamente in quel percorso avviato a marzo con la partecipatissima assemblea che noi donne del Pd tenemmo alla vigilia delle elezioni provinciali e regionali e che, siamo certe, continuerà ancora più forte”. La nota delle Donne del circolo del Pd è l’unica dichiarazione ufficiale del Partito in merito alla questione “capogruppo” che ha tenuto banco nella vita politica di questa maggioranza per alcune settimane. Nessuna riunione si è tenuta dentro la sezione di via Gramsci, ma il segretario ha presenziato alle riunioni che si sono tenute in Comune. Lo ha fatto anche perché il partito è stato direttamente chiamato in causa dall’ormai ex capogruppo, il quale, nella lunga riunione che si tenne qualche giorno fa, in cui il sindaco ed i consiglieri tentarono di farlo tornare sui suoi passi, lamentò la difficoltà di coordinare partito e amministratori. Già nella sua lettera di dimissioni Carozza aveva parlato, così pare sia scritto testualmente, di “assenza intollerabile del partito”. Una lamentela che va a braccetto con quella di altri consiglieri che più o meno a denti stretti, in quella stessa riunione contestarono alcune prese di posizione del partito rispetto alle scelte amministrative. Malumori che covavano da tempo e che hanno trovato respiro con l’atto di protesta di Giovanni Carozza il quale, pur avendo chiarito con il sindaco e pur rimanendo convintamente nella maggioranza, non ha voluto riassumersi quel ruolo complicato di capogruppo. Sarà anche per questo che è stato molto apprezzato l’intervento, invece, di Maria Di Blasio che, secondo il comunicato stampa inviato il giorno dopo, proprio sul rapporto tra partito e amministratori era stata chiara: “E’ fondamentale la massima sinergia sapendo che la gestione e le scelte prettamente amministrative restano prerogativa degli amministratori, ma il partito interviene sulle questioni di indirizzo politico generale. Sarò la cerniera tra il partito e gli amministratori così come il partito deve essere la cerniera tra noi amministratori e la cittadinanza”. Di certo è che la questione ha prestato il fianco anche all’opposizione che al contrario del Pd non è stata certo zitta e ha dato la sua lettura delle cose, ovviamente puntando il dito contro la maggioranza.