In arrivo nuove tasse, per ora c’è già l’aumento del costo prestazioni farmaceutiche
Una nuova stangata sui cittadini della Regione Campania, specie quelli delle fasce deboli e dei pensionati, è all'improvviso arrivata. Il cosiddetto Governo Regionale del fare, dopo ben 6 mesi di stasi completa e di chiacchiere e vuote promesse, ha prodotto un provvedimento, che aggrava ancora di più la spesa e le difficoltà economiche dei residenti, che già pagano di più rispetto alle altre Regioni tante cose, tra cui anche la benzina. Il Presidente Caldoro, in 6 mesi di sole promesse, ha adottato, a fine Settembre, di urgenza, un decreto, subito in vigore senza nemmeno concedere un pò di tempo perché potesse essere portato a conoscenza dei cittadini. Tale compito è stato affidato ai farmacisti, i quali sono costretti a subire le reazioni improvvise degli ignari utenti, nonché dover spiegare singolarmente il provvedimento regionale. “Col Decreto Commissariale n. 51, il Presidente della Regione Caldoro ha introdotto improvvisamente un nuovo Ticket sulle prestazioni farmaceutiche. Una nuova stangata sui cittadini in aggiunta alle tante altre” – ha precisato mario DE FLORIO, Segreterio Regionale della Confederazione CISAS – “All'improvviso, dal 1° Ottobre, i cittadini hanno subito una nuova forma di partecipazione alla spesa con il pagamento di una quota per ricetta, oltre all'abolizione di alcuni codici di esenzione. I pazienti esenti e quelli non esenti, oltre agli aumenti dei ticket per analisi, terapie varie e prestazioni ospedaliere, ora sono costretti a pagare tutto di più, anche per i medicinali. In quasi tutti i casi, comprare direttamente i farmaci costa di meno che prenderli con la ricetta medica, purtroppo obbligatoria. In effetti, oltre al danno anche la beffa” – ha evidenziato De Florio – “la crisi della Sanità non è dovuta alle prestazioni da fornire, spesso anche scadenti, ma allo sperpero del danaro pubblico, dovuto alla cattiva politica, alla corruzione ed alle facili consulenze. I cittadini campani avevano creduto allo promesse elettorali di Marzo. Ora, dopo 6 mesi di immobilismo e di lotte intestine di potere, subiscono provvedimenti negativi. Aspettavano, invece, dopo il mal governo di Bassolino, provvedimenti che alleviassero i tanti loro disagi. Il grave è che tutti i consiglieri regionali” – ha concluso – “che già non si erano fatti sentire sulla ristrutturazione dei servizi sanitari e chiusure di ospedali, ora continuano a tacere, nonostante tutto”.