Proteste a San Tammaro, sul sito anche il sindaco Zitiello
“Non si tratta di mero campanilismo, questa provincia ha già abbondantemente dato in passato in nome dell’emergenza: lo sa bene l’area di San Tammaro, lo sappiamo bene noi dei Comuni insistenti su Lo Uttaro, altra grossa ferita inferta su questi nostri territori”. Così il sindaco Gabriele Zitiello che l’altro pomeriggio era a San Tammaro accanto alle altre fasce tricolori della provincia di Caserta per manifestare contro l’ordinanza della Regione che vuole spostare su Marruzzella i rifiuti del napoletano. “Il problema è complesso, frutto di anni di scelte dettate solo dall’emergenza, senza una programmazione dallo sguardo lungo. Il governo ha annunciato tra squilli di trombe la fine dell’emergenza ma il frutto dei suoi provvedimenti sono sotto gli occhi di tutti: proteste, rifiuti per strada, dipendenti senza stipendio. Bisogna rivedere completamente la legge, ripartire dalla raccolta differenziata, e contemporaneamente completare l’impiantistica prevista dal ciclo integrato dei rifiuti. Ma soprattutto bisogna dotare gli Enti locali di quelle risorse, da parte di Regione e Stato, che sono indispensabili per potenziare la raccolta differenziata che, non possiamo dimenticarcelo, è la vera base di partenza per un ciclo completo e funzionale”. I sindaci, in assemblea sotto la tenda allestita dalla protezione civile, hanno discusso soprattutto delle difficoltà relative al consorzio e al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori. “Anche sui rapporti tra Comuni e consorzio – conclude Zitiello – è necessario intervenire in maniera tempestiva, per prevenire lo scempio di una nuova ondata di rifiuti per strada e per garantire il sacrosanto diritto dei lavoratori a percepire lo stipendio”.