Picierno inaugura la decima edizione di fare alla chiesa dell’Annunziata
Prenderà il via domenica 12 dicembre, con inizio alle ore 17.00, presso la Chiesa dell’Annunziata, l'evento “Fare Arte I mestieri e le Tecniche, che quest'anno raggiunge il traguardo dei dieci anni di vita. Ad inaugurare la manifestazione, il cui tema è “Le figure del presepe e della pietà popolare, sarà il sindaco Raffaele Picierno che sarà accompagnato dall'assessore alla Cultura, Rosaria Pentella. La proposta di quest’anno, organizzata da Rita Ullucci, Presidente dell’Associazione “Cultura e Tradizioni Sidicine”, con la direzione artistica del professore Giuseppe Gaeta, docente dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli, e della professoressa Laura Valentini, scultrice ed insegnante di modellato, prevede eventi musicali, teatrali, mostra presepistica, botteghe artigiane, mostre fotografiche, mercatino d’autunno. In mostra le opere dei grandi presepisti della migliore tradizione napoletana. Il vernissage del 12 dicembre prossimo, che sarà a cura dell'Associazione “Le Mille e una Nota” di Teano, vedrà la performance musicale dell'Orchestra da Camera Euterpe diretta dal professore Luigi Zanni, del tenore M° E. Errico e della soprano Gloria Verdaci, dal Teatro San Carlo di Napoli. Il 15 gennaio 2010, invece, alle ore 18.30, presso la Sala dell'Episcopio del Duomo di Teano si terrà il convegno dal titolo “Fede e religiosità popolare con il Vescovo della Diocesi di Teano – Calvi, Monsignor Aiello, che sarà moderato dal giornalista Nando Santonastaso. Interverrà il professore Ruotolo, storico dell'arte. “Nel presepe dei nostri padri” – ha osservato – “non c’erano effetti speciali per sottolineare un evento così straordinario. Sembrava di osservare una Natività di un maestro fiammingo, pullulante di vita quotidiana, di gioia semplice e nello stesso tempo di magia. Nel presentare in questa mostra, accanto ai lavori di raffinati maestri, alcuni presepi “popolari”, vorrei che tutti insieme respirassimo per un attimo, il profumo di un tempo, il tempo dei nostri padri, quando essere semplici significava essere eroi e il miracolo era presente nella vita di ogni giorno”.