“Il Cerchio”, nuovo intrigante romanzo dello scrittore casertano Giuseppe Santabarbara
I romantici dell'Ottocento tacciarono gl'illuministi del secolo precedente d'aver illusoriamente emarginato il mistero che abbonda nell'universo e nella storia umana. Parimenti, la pubblicazione, in questi giorni, de Il Cerchio – nuovo intrigante romanzo dello scrittore casertano Giuseppe Santabarbara, past-president (2007-2008) del Rotary Terra di Lavoro – getta le ombre ed i colori della "reincarnazione" attualizzata di un'affascinante strega del '500 nel bel mezzo di un'epoca, come la nostra, in cui pare che metallica razionalità e tecnologia avanzata fino ai più alti picchi non lascino fiato ad altro. L'atteso evento della presentazione del corposo volume, ancora in fase di stampa per i tipi della Brignoli Edizioni, è previsto per giovedì 16 dicembre prossimo venturo, alle ore 18. Vi provvederanno, presso il Centro Sociale "Sant'Antonio" del capoluogo di provincia, due calibri della critica letteraria casertana, Flavio Quarantotto (già Ispettore del Ministero alla P.I.) ed Angelo Cardillo (docente all'Università degli Studi di Salerno).
La serata, ad ingresso libero, avrà inizio coi saluti di Immacolata Brignoli, titolare della Casa editrice, e si arricchirà ulteriormente con letture di brevi brani dell'opera a cura dell'artista Gerardo Del Prete. A seguire, il tempo riservato ad interventi spontanei del pubblico ai quali sarà ben lieto di dar risposte lo stesso autore presente in sala.
Il Cerchio è un fantasy la cui vicenda si sviluppa in un rapido arco temporale: appena undici giorni, da sabato 5 aprile 2008 a martedì 15. Perno della narrazione il ritorno, nella nostra temperie, di una giovane donna molto bella, ma prediletta del Signore della Notte. Francesca è il suo nome; Francesca Assanti, moglie dell'avvocato Giovanni Gaetani. I due coniugi giungono in un non precisato paese, nei dintorni di Roma, dove spiccano "una cattedrale, un ben conservato palazzo del Quattrocentoe vecchie case arroccate lungo il declivio di una collina sulla cui sommità un castello ancora incombe sul paesaggio". Ecco lo scenario di un'avvincente trama che prende le mosse da un improvviso e strano sortilegio: Francesca comincia a rivivere episodi del Cinquecento come se fossero accaduti nella sua infanzia. C'è una quercia – asserisce – in un luogo incantevole, fuori le mura; ma si saprà che è andata distrutta da alcune centinaia di anni.