Il 4 gennaio al Teatro Ricciardi “Bene mio, core mio” con Lunetta Savino

Daniela Ferrante – Il 4 gennaio alle ore 20.30 al teatro Ricciardi di Capua andrà in scena la commedia “Bene mio, core mio”, di  Eduardo De Filippo, scritta nel 1955 e rappresentata nello stesso anno per la prima volta a Roma al Teatro Eliseo. “Bene Mio, Core mio” può essere definita a tutti gli effetti la commedia più napoletana scritta da Eduardo ed anche una delle più intricate, per trama, personaggi complessi, sentimenti contrastanti e finale a sorpresa.
La commedia mette in scena la storia di Lorenzo (B. Colella), abile restauratore, di sua sorella Chiarina (L. Savino), donna matura che s’innamora di Filuccio (G. Allocca), fruttivendolo e arrampicatore sociale, e di Virginia (B. Nappi), giovane vedova ossessionata da religione e aldilà, vulnerabile ai raggiri. Intorno a loro tanti personaggi tipici che creano atmosfere tipicamente “napoletane” e ruotano intorno ai temi centrali dell’avidità e dell’inganno. “Bene mio, core mio”, infatti, è un’espressione usata per indicare un brutto tiro giocato per danneggiare qualcuno fingendo di amarlo.
In “Bene mio, core mio” centrale è il personaggio di Chiarina, interpretato da Lunetta Savino, una figura che cresce durante l’evoluzione della trama; inizialmente la donna incarna lo stereotipo della donna tradizionale (legata alla casa, poco autonoma, possessiva nei riguardi del fratello), per poi trasformarsi gradualmente in una donna anticonformista, coraggiosa, determinata nella sua ricerca di un po’ d’amore, di una famiglia, di un figlio, anche quando alla fine comprende gli squallidi obiettivi di Filuccio.
Come ha spiegato il regista, Bruno Colella, la messa in scena si muove su due piani: quello della recitazione tradizionale che rispetta il testo e quello più moderno che si avvale del linguaggio della video-arte e delle canzoni. Le musiche dello spettacolo sono di E. Bennato.
Anche per questo spettacolo vale la promozione “Porta un amico al teatro”, voluta dalla nuova gestione del Teatro Ricciardi, ovvero il primo biglietto si paga a prezzo intero ed il secondo costa solo € 5,00.

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