Mostra fotografica per non dimenticare
Foto in esposizione per ricordare il 27 gennaio 1944. Una data importante nella storia della città di Caiazzo, una comunità che a poco più di tre mesi dall’Eccidio di Monte Carmignano dell’ottobre 1943 pagò anche un altro tributo di sangue a seguito del bombardamento, per un tragico errore, da parte di aerei americani. L’amministrazione comunale, su impulso dell’Assessorato alla Cultura retto dal vicesindaco Tommaso Sgueglia, celebrerà la Giornata della Memoria e la storia di Caiazzo nel salone della Scuola Media Statale “A.A. Caiatino” alle ore 9.30 di giovedì 27 gennaio 2011 con l’inaugurazione di una Mostra Fotografica. Una manifestazione organizzata dagli amministratori sotto la guida del primo cittadino Stefano Giaquinto di concerto con le scuole, l’Associazione Storica del Caiatino e l’Associazione Fotografica Elvira Puorto. “Senza memoria non c’è futuro – sostiene il sindaco Giaquinto – Quest’anno abbiamo offerto ai ragazzi delle scuole un’iniziativa interessante e ricca. Credo che sia importante sensibilizzare le coscienze più giovani e offrire loro spunti di riflessione che vanno oltre la conoscenza della storia riportata sui libri”. Una giornata per non dimenticare quegli anni quando furono colpite diverse abitazioni e dalle macerie furono estratti senza vita i corpi di Giovanni Anzalone (12 anni), Anna Ciccarelli (15 anni), Margherita Ciccarelli (41 anni), Rosa Cocco (22 anni), Antonietta Biggiero (6 anni), Elettra Bruno (41 anni); Maria Buonomo (6 mesi), Carmela D’Agostino (14 anni), Maria Rachele Di Iorio (7 anni), Giovanna Di Rienzo (76 anni), Alessandrina Eligio (10 anni), Angelina Insero (14 anni), Vittorio Isotti (4 anni), Vera Lamberti (11 anni); Angelo Raffaele Reveglia (3 anni); Giuseppa Santabarbara (14 anni); Raffaela Savocchia (38 anni) e Giuseppina Di Giovanni (ragazza napoletana di 14 anni sfollata a Caiazzo con la famiglia). Il giorno dopo (28 gennaio) persero la vita per le gravi ferite riportate anche Luisa Buonomo (4 anni) e Antonio Rolli (63 anni): “Giovani donne e soprattutto bambini – conclude Giaquinto – Caiazzo è due volte Martire ed emblema degli orrori della guerra ai danni di persone inermi e senza alcuna colpa”.