Oggi pomeriggio convegno pubblico contro la privatizzazione dell’acqua

"L'Acqua é un diritto dell'umanità", con queste semplici parole si terrà questo pomeriggio, presso il Salone parrocchiale della Chiesa S.Maria della Pietà alla Rotonda di don Oreste FARINA, con inizio alle ore 17.30, un convegno pubblico al quale gli organizzatori si aspettano una grande partecipazione. A relazionare sull’attuale situazione sarà il dottor Mariano DE MATTEIS, già componente del Comitato Civico per la difesa della gestione pubblica dell’acqua, costituitosi a marzo 2010, unitamente a due noti professionisti. "L'acqua" – ha affermato don Oreste – "è un bene comune, è un diritto universale ed è un diritto alla vita. Nessuno può pensare a privatizzare un simile bene che va invece conservato per le future generazioni. Essa è un diritto non una merce". L’acqua” – prosegue – “è una risorsa naturale limitata ma allo stesso tempo è anche un bene pubblico essenziale per la vita e la salute. Il diritto dell’uomo ad avere libero accesso all’acqua potabile è indispensabile per condurre una esistenza degna. L’acqua, la sua infrastruttura ed il suo servizio devono stare al servizio di tutti. Senza acqua" – ha concluso il Comitato – "né uomo, ma nessuna forma vivente può esistere. Come dunque é possibile che la mente umana di chi ci governa sia arrivata ad una tale devianza mentale da dimenticare nelle proprie leggi che la prima cosa da pensare non é il profitto personale, bensì la vita ed il benessere della comunità? Queste leggi approvate mettono in serio pericolo il valore ed il significato stesso della Democrazia e dei Diritti del popolo italiano”. Il disegno di legge Ronchi approvato lo scorso 19 Novembre 2009 dal Governo, mette in pericolo e mina gravemente quanto sancito dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Queste leggi approvate mettono in serio pericolo il valore ed il significato stesso della Democrazia e dei Diritti del popolo italiano. "La privatizzazione dell’acqua" – ha concluso don Oreste – "è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, le bollette aumenteranno a dismisura e saranno destinate ancora ad aumentare in mano ai privati.

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