Opposizione, campo sportivo: una delle vergogne del sindaco e della maggioranza

PORTICO – I Consiglieri di Opposizione: Giuseppe De Simone, Salvatore Ventriglia, Antonio Piccirillo e Carlo Iodice hanno, da tempo, pensato di portare a conoscenza della cittadinanza di Portico tutte le cose che l'attuale amministrazione comunale non ha fatto o se le ha fatte sono in danno della collettività. Ecco, allora, che sabato scorso sono stati affissi sui muri della città porticese numerosi manifesti con le accuse rivolte al sindaco circa le manchevolezze perpetrate in danno del campo sportivo comunale. “Sono anni ormai” – recita il manifesto – “che il campo sportivo comunale è chiuso per l’evidente incuria ed il disinteresse dell’amministrazione Piccirillo che di fatto e scientemente lo destinò già anni fa a terra di conquista per presunti e mai scoperti devastatori. Il campo sportivo che nella realtà era un vero complesso polivalente con campo di calcio, tennis, calcetto, basket e bocciodromo, spogliatoi e struttura di accoglienza ed aggregazione perfettamente agibile per lavori di ristrutturazione effettuati, fu consegnato nella primavera del 2005 all’allora amministrazione Carlo Piccirillo. All’epoca a nostro parere le scelte potevano essere due” – ha sottolineato l'opposizione – “Affidarlo in convenzione per la gestione ad una società sportiva di Portico o Gestirlo  in proprio. Ovviamente il Sindaco con la fattiva e disastrosa partecipazione del suo assessore allo sport scelse la soluzione più semplice: la chiusura dell’impianto. La prima nefasta conseguenza di tale decisione è stata la sottrazione di un bene pubblico ai cittadini in generale, e in particolare alle società sportive, che per svolgere una qualsiasi attività sono stati costretti a recarsi nei paesi vicini. La seconda nefasta conseguenza è stata che il complesso, ovviamente non gestito e frequentato, senza sorveglianza, è stato facile preda di sconosciuti vandali che nel corso degli anni, senza che venisse mai preso un provvedimento risolutore, lo hanno devastato provocando rilevanti danni. Un bene così prezioso per la cittadina di Portico è stato alla mercè di decisioni improvvide, inadeguate ed ingiustificabili da parte della Amm. Piccirillo che implicano gravi responsabilità morali, politiche ed amministrative per l’evidente sperpero di denaro pubblico. Da troppo tempo il Sindaco, già autore e responsabile della chiusura dell’impianto ed in compartecipazione con gli attuali amministratori, in buona parte componenti della vecchia amministrazione, annuncia la riqualificazione del complesso sportivo prendendo in giro come sempre i cittadini. Considerato che per ripristinare in parte la struttura sportiva, costata milioni di euro, oggi sono necessarie ingenti somme da sottrarre ad altri interventi sul territorio, visto che il complesso prima della chiusura era praticamente nuovo, resta da chiedersi se non sia il caso di accertare le responsabilità politiche e amministrative di quanto accaduto a danno dei cittadini ed istituire una commissione d’indagine per accertare le già evidenti responsabilità di: Sindaco, Vice Sindaco Assessore ai Lavori Pubblici ed Assessore allo Sport. D’altronde cosa ci si può aspettare da una maggioranza che con le proprie  linee programmatiche 2009-2014 non ha previsto la riqualificazione del campo sportivo e di contro ha ristrutturato senza alcun motivo piazza rimembranza rifatta interamente da pochi anni? Perché i centomila euro spesi per piazza rimembranza, ormai piazza dei martiri per i continui lavori,  non sono stati utilizzati per il campo sportivo? Abbiamo una concezione diversa delle priorità. Siamo di fronte ad una maggioranza certamente insensibile dei problemi dei cittadini e che a tutt’oggi è stata solo capace di aumentare le tasse e gettare il paese nel degrado ambientale e strutturale. Prevalgono in loro logiche condizionate dall’interesse privato in perfetta simbiosi con l’incapacità di dare risposte organiche e lungimiranti ai cittadini nell’interesse generale del paese. Vergognatevi e dimettetevi per il bene della comunità”.

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