Il sindaco leghista ordina “Non fatela mangiare”

Nella Scuola dell'Infanzia di Fossalta di Piave in Veneto per aiutare una piccola di origine africana le maestre si privano di un pasto alla settimana, ma il primo cittadino dice no. Una storia feroce, una storia di uomini coraggiosi che si mettono a fare la guerra ai bambini, raccontata a “Il Fatto Quotidiano” dai genitori, dalle carte bollate e dalle parole dei diretti interessati. Una bambina di quattro anni di origine africana, nella sua nuova classe, deve pagare cinquanta euro al mese per il pasto quotidiano, ma la famiglia disagiata non può permettersi la quota. La madre della piccola si rivolge ai servizi sociali del comune, che le rispondono di non poter intervenire per aiutarla. Nel frattempo (solo una settimana fa), le maestre della scuola escogitano una soluzione: ognuna di loro rinuncerà una volta a settimana al pranzo a cui ha diritto e lo cederà alla bambina. Un gesto di solidarietà a cui aderiscono anche le due collaboratrici scolastiche e l’insegnante di religione che viene una volta a settimana. In un istituto in cui si servono 60 pasti e in cui mangiano 50 bambini, in realtà, le pietanze che ogni giorno avanzano basterebbero (e avanzerebbero) per tutti. Il sindaco leghista Massimo Sensini viene a conoscenza della soluzione e convoca la direttrice del comprensorio, Simonetta Murri e le spiega che “è responsabile di una gravissima irregolarità”. Scrive una lettera in cui si leggono frasi come questa: “Si sottolinea che il personale della scuola non può cedere il proprio pasto senza incorrere in un danno erariale per il comune di Fossalta di Piave”. Per il sindaco leghista, le maestre generose sono paragonabili a dei ladri che sottraggono al Comune beni di pubblica utilità. Ancor più preoccupante è il consenso della direttrice:  “Purtroppo condivido il richiamo che ci ha fatto il sindaco”. Stila un ordine di servizio il cui senso è: “Se questo atteggiamento si ripeterà le responsabili saranno denunciate al provveditorato”. Sì, una storia feroce, disumana e di immensa vergogna. Ancora protagonista la Lega del razzismo che continua a far danni, ma questa è soltanto ordinaria amministrazione.

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