Truffe a compagnie assicurative: arrestati medici Asl
Nella mattinata di ieri i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca hanno tratto in arresto 4 medici dipendenti delle Asl di Sessa Aurunca e Formia, Bosso Roberto 45enne di Sessa Aurunca, Auletta Stefano 41enne di Formia, Sergio Fabrizio 40enne di Formia, Cicale Giovanni, 41enne di Napoli, sottoposti al regime degli arresti domiciliari e 2 titolari di agenzie di infortunistica stradale di Cellole, Picascia Salvatore 37enne di Cellole e Lamberti Vincenzo 44enne di Cellole, ritenuti responsabili di "associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di truffa, falso in atto pubblico, falso in certificati emessi da persone esercenti una professione sanitaria (sia in qualità di medici di pubblico ospedale che di liberi professionisti)". L'attivita' investigativa, condotta anche mediante strumenti tecnici, appiattamenti, pedinamenti e riscontri di polizia giudiziaria, perquisizioni, nonché perizie calligrafiche, ha consentito di pervenire all'identificazione di un sodalizio criminoso dedito alla commissione di truffe ai danni di compagnie assicurative. Secondo l'accusa lo studio tecnico di infortunistica stradale avrebbe istruito artificiosamente le pratiche di richiesta risarcimento danni destinate alle compagnie assicurative mediante produzione di falsa documentazione; a tal fine sarebbero stati presi mirati contatti con soggetti disposti a farsi risarcire danni non subiti in relazione a sinistri stradali talora completamente inventati, in altri casi descritti con modalità diverse; sarebbero inoltre state coinvolte persone non presenti che si prestavano a testimoniare il falso; e avrebbero acquisito dichiarazioni Cai ed altra documentazione necessaria. I medici sarebbero stati conniventi, operanti presso strutture sanitarie pubbliche avrebbero redatto o semplicemente sottoscritto falsa documentazione sanitaria relativa a coloro a nome dei quali veniva formulata la richiesta di risarcimento alle compagnie assicurative. In tale modo gli associati stabilmente traevano in inganno le società assicurative circa l'effettiva esistenza e consistenza dei danni di cui si chiedeva l'indennizzo, inducendole a versare in favore dei correi indebite somme di denaro che venivano riscosse a mezzo procura dagli stessi titolari dell'agenzia o comunque in loro presenza. L'attività degli investigatori, oltre ad accertare l'esistenza del vincolo associativo ha permesso di deferire in stato di libertà ulteriori 4 medici che avrebbero prodotto in più occasioni certificazione medica attestante il falso, e di deferire in stato di libertà 39 persone che hanno partecipato a vario titolo nell'attività' illecita ottenendo indebiti risarcimenti dalle compagnie assicurative. La direzione delle indagini e' stata del sostituto procuratore dott. Silvio Marco Guarriello della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere.