Questione rifiuti: siglato un accordo di massima
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Sparanise – Dopo una lunga riunione tenutasi nella sede della direzione provinciale
del Lavoro di Caserta, alla quale erano presenti gli enti interessati a dirimere la questione legata ai dipendenti sparanisani del Consorzio Unico di Bacino, che dal mese di ottobre percepiscono lo stipendio senza lavorare, sembrerebbe proprio che il problema sarebbe prossimo alla soluzione. Al tavolo erano seduti la dottoressa Del Vecchio in rappresentanza del Consorzio Unico di Bacino, Mariano Sorvillo, sindaco del Comune di Sparante, l’amministratore delegato della Esogest Ambiente Luca Sorbo, ed i rappresentati sindacali della CGIL-FP Maietta e Ciaramella, della Fiadel Lettieri, e i signori Cipro e Ranucci della RSA. Dopo 4 ore di discussione e di approfondimenti volti a dirimere tutti gli aspetti della vicenda, durante i quali non sono mancati alcuni momenti di tensione, tutte le parti presenti hanno apposto la propria firma sotto l’accordo di massima redatto su carta intestata della direzione provinciale del lavoro, che prevede la possibilità di espletare gli atti idonei al passaggio di cantiere dei dipendenti sparanisani dal Consorzio Unico di Bacino alla ditta Sorbo, che dal mese di ottobre gestisce il servizio di raccolta e conferimento sul territorio del Comune di Sparanise. Dal tavolo è emersa la necessità di garantire la permanenza del personale nell’ambito del cantiere operativo, attraverso la procedura prevista dall’art. 6 del Contratto collettivo nazionale categoria Federambiente. “Come amministrazione comunale stiamo cercando di fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per garantire i livelli occupazionali – ha spiegato il sindaco Mariano Sorvillo – nelle more di una situazione travagliata che si è venuta a creare dopo un lungo periodo di disservizi che i cittadini di Sparanise sono stati costretti a subire. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità e la volontà a favorire il processo del passaggio di cantiere dei dipendenti che siano realmente interessati a proseguire l’attività lavorativa anche per conto della ditta che al momento svolge il servizio in città e, in base all’accordo di massima raggiunto con le altri parti sociali, la cosa si dovrebbe concretizzare in tempi relativamente brevi”.