Giovani impresa promuove la territorialità e lo spirito d’innovazione
Il ricambio generazionale in agricoltura favorito dallo snellimento burocratico e da migliori condizioni di accesso al credito e al mercato, lo stato dell’arte del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, il corso di formazione dell’Osservatorio per l’imprenditorialità giovanile in agricoltura e, naturalmente, le ultime novità legate al progetto per la filiera breve di Coldiretti: sono stati questi gli argomenti principali che hanno scandito l’incontro organizzato da Giovani Impresa Campania, che ha visto la partecipazione del delegato e del segretario nazionale di Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio e Carmelo Troccoli e del presidente e del direttore della Coldiretti campana Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo.
Una riunione che ha dato il via ad un programma dettagliato di incontri che vedranno la presenza dei vertici regionali del movimento su tutto il territorio campano per offrire l’opportunità ai giovani imprenditori di approfondire le diverse e principali tematiche di attualità agricola ma anche per promuovere l’imprenditorialità tra i giovani e accompagnarli attraverso una formazione consapevole nel futuro dell’impresa agricola che si rinnova e si riposiziona sul territorio con forte spirito d’innovazione.
La riunione è stata caratterizzata da un vivace dibattito che ha visto al centro dell’attenzione, insieme alla richiesta di migliori condizioni per fare agricoltura, proprio il progetto Coldiretti per una Filiera Agricola tutta Italiana, l’attività di Campagna Amica e la rete dei punti di vendita diretta. I giovani sono e vogliono essere i protagonisti dell’agricoltura del futuro. Hanno la voglia di crescere, innovare ed essere testimoni e protagonisti di un impegno nell’impresa e nella società. Sono attenti all’innovazione e agli strumenti per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, intendono contribuire alla costruzione di un forte “Sistema Campania” basato sulle risorse del territorio, sui servizi innovativi e sulla forte distintività delle eccellenze e delle produzioni tipiche di qualità del sistema agricolo campano. Per questo sollecitano condizioni ottimali per favorire il ricambio generazionale con una forte spinta allo snellimento burocratico e della filiera insieme ad un più facile accesso al credito. Secondo i dati forniti, il ricambio generazionale nell'agricoltura in Italia e' fermo al 3 per cento rispetto a una media europea stimata attorno al 7 per cento.
Ma non solo. Secondo l'Ocse, infatti, stando cosi' le cose, in Italia nel 2050 non ci sara' piu' agricoltura.
Un'inversione di rotta quella invocata dagli imprenditori agricoli che consenta all'agricoltura di tornare a essere un settore che produca reddito. Per questo gli imprenditori under 30 associati a Coldiretti, riuniti a Napoli, con il delegato Vittorio Sangiorgio e il segretario nazionale Carmelo Troccoli, hanno dimostrato forte e decisa convinzione che il progetto economico per una “filiera agricola tutta italiana” lanciato dall’organizzazione agricola è l’unico strumento per vincere la crisi e per consentire al settore di recuperare competitività e potere negoziale all’interno della filiera agroalimentare. “I giovani sono l’anima e lo spirito vitale della Coldiretti”, ha detto il presidente regionale di Coldiretti Gennarino Masiello. “Il loro entusiasmo, la loro capacità innovativa, la loro voglia di cambiamento sono il perno attorno a cui ruota la costruzione di una filiera agricola tutta italiana”, ha affermato il direttore della Coldiretti campana Prisco Lucio Sorbo. “Dobbiamo dare gambe ad un progetto che lega i prodotti ai territori e questo può avvenire mettendoci noi la firma e la faccia!!”, ha detto il segretario nazionale Carmelo Troccoli.