Venerdì Cechov. Sabato e domenica al ‘bar Teatro Civico 14’ con le storie di Stefano Benni
Si incrociano i cartelloni del Teatro Civico 14 di Caserta al giro di boa della stagione 2010/2011. Cechov, Benni e il ritorno dell’appuntamento con il teatro ragazzi di domenica mattina ci condurranno per mano nella settimana in cui festeggeremo i 150 anni della nostra unità. Così per Mutamenti Teatrali, venerdì 11 alle ore 21.00, andrà in scena Cechov #1, spettacolo firmato da Carmen Giordano e interpretato da Maura Pettorruso e Paolo Maria Pilosio. Lo spettacolo introduce la compagnia milanese Macelleria Ettore in un’attenta ricerca nell’universo del grande drammaturgo russo. Bussola del viaggio i rapporti uomo – donna: gli amori difficili, ridicoli, ingenui, traditi. Una commedia, un vaudeville, una giostra di rapporti d’amore che coinvolge tutti i personaggi. I due attori inscenano un gioco delle coppie reiterato, appassionante, senza soste. Appuntamenti al buio, incontri furtivi, parole sussurrate o gridate, momenti rubati al tempo che fugge. E la parola stessa si eleverà a faro guida del viaggio, grazie al suo utilizzo in uno spazio breve in dialoghi che sembrano non dire niente. Ed è proprio lì, nello spazio tra la parola e il silenzio, che Macelleria Ettore trova la verità. “È una sfida, una ricerca, una partenza. Lasciamo vecchie certezze per abbracciare nuovi dubbi, ma lo facciamo in compagnia di un maestro” sostiene l’autrice della pièce. Il finesettimana è invece dedicato agli artisti che si stanno affacciando sui palchi che contano. Per le Emergenze Teatrali, sabato 12 [ore 21.00] e domenica 14 [ore 19.00] marzo, Simona Di Maio e Giorgia Guarino, accompagnate dalla musica di Alessandro Stellano, porteranno in scena C’era una notte, spettacolo liberamente ispirato alla penna di Stefano Benni. Il Teatro Civico 14 per l’occasione diventerà un vecchio bar dimenticato, dove i clienti/spettatori potranno accompagnare le due attrici durante il viaggio nei bassifondi della ‘cittàputtana’. Due le storie che il barista del teatro narrerà. La strana, controversa e ironica storia di Onehand Jack, ragazzo con una sola mano che voleva imparare a suonare il contrabbasso, e quella di una vecchia donnaccia, già morta per la società, stanca di una vita vissuta nell'ombra, che vive la sua condizione di ‘topa’ tra doppi sensi, parole di troppo e graffiante sarcasmo.