Francolise: Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia tra celebrazioni e dimenticanze

Francolise – I festeggiamenti nel nostro Comune hanno visto coinvolti gli alunni delle scuole elementari e medie, che il giorno 16 marzo hanno partecipato alla S. Messa e messo in atto alcune interpretazioni dell’incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Molto ad effetto anche perché svolte da 11 ragazzi in camicia rossa ed altrettanti vestiti da soldati piemontesi. Letture di poesie e la consegna di una targa ricordo ad uno degli ultimi combattenti superstiti della seconda guerra mondiale, il sig. Carlantonio Mirra, pluridecorato al valor militare. Concerti e notte bianca hanno completato i festeggiamenti.
Peccato ci sia stata un importante personaggio dimenticato proprio nella festa che più lo riguardava in quanto protagonista attivo e importante di quel periodo. E’ bene conoscere, anche brevemente, la storia del nostro concittadino Giuliano Iannotta, capitano dei garibaldini. Impegnato nei moti rivoluzionari di Napoli del 1848, arrestato e rinchiuso nel carcere di Procida in attesa di condanna a morte, tramutata poi in 20 anni di carcere. Libero a seguito di amnistia, fece parte della Legione del Matese, unità composta da 191 volontari a disposizione di Garibaldi. Durante i combattimenti di quest’ultimo nella zona di Caserta, fu richiesto alla Legione del Matese di fermare ad ogni costo una colonna di circa 6000 borbonici che si apprestava a colpire i garibaldini di fianco, mettendo a rischio tutta la campagna militare. Nonostante l’enorme disparità di forze la Legione del Matese, agli ordini del magg. Guadagni di Firenze e dei capitani Iannotta e Campagnano riuscì e ritardare, nella battaglia dell’1 e 2 ottobre 1860, il contatto tra i due schieramenti. Garibaldi riconobbe il valore di quegli uomini e, cronache del tempo, li premiò con un cappotto a testa. La storia dettagliata di quei giorni di battaglia si può leggere nel diario del capitano Iannotta, ritrovato nel solaio di casa Iannotta in Sant’Andrea del Pizzone, insieme ad altri importanti reperti. Su Internet, digitando Giuliano Iannotta capitano dei garibaldini, si trovano due siti che riportano, oltre alle 17 pagine di diario, anche la fotografia e le riproduzioni delle pagine scritte a mano. Al nostro concittadino, che peraltro è stato sindaco del comune di Francolise dal 1871 al 1876, è stata dedicata anche una piazza con relativa lapide a Sant’Andrea del Pizzone. Peccato che nell’occasione che più meritava il suo ricordo, che poteva essere citato da esempio per gli studenti intervenuti, sia stato semplicemente dimenticato da tutti! E pensare che in molti comuni d’Italia sono state effettuate ricerche per poter vantare concittadini resosi famosi in quel periodo. Si sarà senz’altro rivoltato nella tomba.

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